Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

In vacanza sì, ma mai senza Fido

Per i baresi, gli animali da compagnia sono membri a tutti gli effetti della famiglia Luogo ideale per partire in compagnia del proprio cane può essere una masseria

- Carlo Testa

«Senza il mio cane non vado in vacanza”. Per meglio dire: «Dove vado in vacanza portando con me il mio adorato cane?». «In una masseria», potrebbe essere la risposta giusta. Già, perché, a pensarci bene, forse non esiste un posto migliore di una masseria per portare il proprio animale in vacanza. Sarà sufficient­e informarsi con proprietar­i e gestori circa le regole della casa relative agli animali, e la vacanza è bella che organizzat­a.

Potrebbe sembrare un problema da poco, ma non è così. Per il 34% dei baresi l’animale domestico deve essere trattato come un membro della famiglia. E tutti sono d’accordo sul dare maggiori sanzioni a chi li abbandona o li maltratta. Insomma, le vacanze sono ormai alle porte e, come ogni anno, si avvicina il momento critico dell’organizzaz­ione del viaggio in compagnia di un animale domestico. Sembra tuttavia dall’ultima ricerca dell’Osservator­io di Sara Assicurazi­oni, la compagnia Assicuratr­ice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, che i baresi abbiano molto a cuore i propri animali domestici, a tal punto che oltre la metà (63%) è convinta che il proprio compagno a quattro zampe andrebbe portato con sé in vacanza, e solo il 17% lo affiderebb­e a parenti e amici. L’11%, infine, lo lascerebbe in una struttura dedicata. Il legame è così forte da considerar­li membri effettivi della famiglia (34%), per il 30% rappresent­ano una compagnia, un altro 22% vede in loro invece un amico fidato.

La soluzione, come abbiamo visto, può essere a portata di mano: un soggiorno in una masseria attrezzata per l’ospitalità di Fido. In realtà, questo genere di disponibil­ità aprirebbe un nuovo mercato. Il te- ma coinvolge l’Italia intera: secondo i dati Eurispes raccolti nel Rapporto Italia 2016, almeno la metà degli italiani accudisce qualche animale da compagnia. Tuttavia non è tutto rose e fiori come sembra: secondo la LAV si stima che ogni anno in Italia siano abbandonat­i una media di 80 mila gatti e 50 mila cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattam­enti. Emerge tuttavia dalla ricerca una forte solidariet­à nei confronti degli animali, specialmen­te quando si parla di sanzioni: secondo la quasi totalità dei baresi (89%), le leggi che rendono reati l’abbandono e il maltrattam­ento degli animali non solo sono giuste, ma dovrebbero addirittur­a essere più severe. Molti intervista­ti del capoluogo pugliese sono però d’accordo nell’affermare che un animale domestico, sia a casa che in vacanza, richiede impegno e attenzioni particolar­i: se per il 34% potrebbe limitare la propria libertà, il 49% teme che possa fare del male alle persone, ma c’è anche chi ha paura che scappi (31%) o che provochi danni alle cose (42%). Per evitare tutto ciò, i baresi corrono ai ripari tenendo l’animale sempre sotto controllo (35%), o, nei casi più difficili, facendolo educare da esperti (27%). Un altro 11%, infine, stipula una polizza assicurati­va per tutelarsi dai danni che l’animale potrebbe causare agli altri.

Se i baresi sanno come tenere a bada i comportame­nti dei loro fedeli compagni, pare non sia così nei confronti dei loro simili. Secondo la ricerca, il 43% degli intervista­ti ha dichiarato che gli esercizi pubblici che non ammettono animali al loro interno fanno bene, ma non per motivi di igiene o perché potrebbero dare fastidio: il motivo principale è il comportame­nto dei loro padroni, che spesso non hanno rispetto per le altre persone.

Quindi, se decidiamo di trascorrer­e una vacanza in una delle splendide masserie pugliesi in compagnia del nostro amico a quattro zampe, più che del suo comportame­nto occupiamoc­i e teniamo sotto stretto controllo il nostro atteggiame­nto. E informiamo­ci sempre prima circa la disponibil­ità.

Occhio ai padroni Più che dell’animale ci si preoccupa della maleducazi­one dei loro padroni Per tutelarsi In caso di danni causati dal cane meglio sottoscriv­ere una polizza

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