Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Bellezza e magia del sottosuolo
La Grave di Chianchizza è una grotta naturale nel territorio di Monopoli Si apre come all’improvviso nei terreni olivetati della omonima masseria
La Puglia e in particolare il territorio rurale di Monopoli è pieno di masserie storiche, ma ben pochi sanno che alcune strutture posseggono anche un patrimonio sotterraneo di tutto rispetto.
Tra gli ipogei più sorprendenti c’è la Grave di Chianchizza, una grotta naturale che si apre come all’improvviso nei terreni olivetati della storica Masseria Chianchizza, oggi rinomato agriturismo. La presenza di questa cavità era nota in tempi antichi a pastori e agricoltori, che avevano un autentico timore reverenziale per questo oscuro corridoio di roccia. Era conosciuta anche con il nome di «Grotta la Pecorona» perché in presenza di forti precipitazioni convogliava all’interno grandi quantità di acqua e spesso gli animali dei greggi finivano trascinati dalla forza della corrente. Negli anni ‘60 del XX secolo la curiosità e l’approccio scientifico degli speleologi locali portò finalmente all’esplorazione completa della cavità, che venne rilevata dettagliatamente nel 1968. Negli anni successivi altri gruppi speleologici di Monopoli, Castellana Grotte e delle zone limitrofe compirono ulteriori esplorazioni fino all’accatastamento definitivo nel 2012 della cavità, registrata nel Catasto delle cavità naturali della Regione Puglia. Da due anni a questa parte, la fame di conoscenza dei proprietari della masseria, Carlo e Carmen Barnaba, e la passione per il territorio pugliese dell’Associazione Pugliavventura, hanno ridato luce alla grotta. Il sodalizio, attivo da anni, organizza escursioni guidate per riscoprire pezzi di campagne e ipogei da valorizzare sotto la supervisione del presidente Massimo Moscato, biologo e guida ambientale escursionistica, e del vicepresidente Alessio Lacirignola, speleologo ed escursionista. Da questa sinergia è scaturita la possibilità di compiere escursioni emozionali nella grotta, dove i partecipanti, muniti di caschi di sicurezza e lampade di illuminazione possono ammirare con i loro occhi le numerose stalattiti e stalagmiti della grotta, i corridoi a meandro e un pittoresco laghetto sotterraneo alimentato dalle acque di infiltrazione. Si tratta di un patrimonio carsico da preservare, e a tale scopo Tenuta Chianchizza e Pugliavventura arricchiscono le escursioni con didattiche ambientali al fine di sensibilizzare i partecipanti sulle bellezze e le problematiche del nostro territorio, lasciando spazio anche alla gastronomia tipica da gustare tra le mura della masseria.
La tenuta della famiglia Barnaba ha anche una offerta per pernottamento (7 camere dedicate alle piante tipiche dell’agro pugliese) e una gastronomia che valorizza le bontà locali, rivisitate su richiesta con innesto di delizie dell’Adriatico e dolci arricchiti da marmellate, mandorle e creme legate alle stagioni e di produzione propria, secondo i canoni della cucina a chilometro zero. L’agriturismo ha anche una selezione di asini e conigli della Murgia, mentre l’azienda agricola produce latticini, pecorino, agnelli e maiali inseriti nel menu. Per partecipare alle iniziative dell’ASD Pugliavventura e delll’agriturismo Tenuta Chianchizza è possibile visitare il sito www.pugliavventura.com.