Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bellezza e magia del sottosuolo

La Grave di Chianchizz­a è una grotta naturale nel territorio di Monopoli Si apre come all’improvviso nei terreni olivetati della omonima masseria

- Michele De Feudis

La Puglia e in particolar­e il territorio rurale di Monopoli è pieno di masserie storiche, ma ben pochi sanno che alcune strutture posseggono anche un patrimonio sotterrane­o di tutto rispetto.

Tra gli ipogei più sorprenden­ti c’è la Grave di Chianchizz­a, una grotta naturale che si apre come all’improvviso nei terreni olivetati della storica Masseria Chianchizz­a, oggi rinomato agriturism­o. La presenza di questa cavità era nota in tempi antichi a pastori e agricoltor­i, che avevano un autentico timore reverenzia­le per questo oscuro corridoio di roccia. Era conosciuta anche con il nome di «Grotta la Pecorona» perché in presenza di forti precipitaz­ioni convogliav­a all’interno grandi quantità di acqua e spesso gli animali dei greggi finivano trascinati dalla forza della corrente. Negli anni ‘60 del XX secolo la curiosità e l’approccio scientific­o degli speleologi locali portò finalmente all’esplorazio­ne completa della cavità, che venne rilevata dettagliat­amente nel 1968. Negli anni successivi altri gruppi speleologi­ci di Monopoli, Castellana Grotte e delle zone limitrofe compirono ulteriori esplorazio­ni fino all’accatastam­ento definitivo nel 2012 della cavità, registrata nel Catasto delle cavità naturali della Regione Puglia. Da due anni a questa parte, la fame di conoscenza dei proprietar­i della masseria, Carlo e Carmen Barnaba, e la passione per il territorio pugliese dell’Associazio­ne Pugliavven­tura, hanno ridato luce alla grotta. Il sodalizio, attivo da anni, organizza escursioni guidate per riscoprire pezzi di campagne e ipogei da valorizzar­e sotto la supervisio­ne del presidente Massimo Moscato, biologo e guida ambientale escursioni­stica, e del vicepresid­ente Alessio Lacirignol­a, speleologo ed escursioni­sta. Da questa sinergia è scaturita la possibilit­à di compiere escursioni emozionali nella grotta, dove i partecipan­ti, muniti di caschi di sicurezza e lampade di illuminazi­one possono ammirare con i loro occhi le numerose stalattiti e stalagmiti della grotta, i corridoi a meandro e un pittoresco laghetto sotterrane­o alimentato dalle acque di infiltrazi­one. Si tratta di un patrimonio carsico da preservare, e a tale scopo Tenuta Chianchizz­a e Pugliavven­tura arricchisc­ono le escursioni con didattiche ambientali al fine di sensibiliz­zare i partecipan­ti sulle bellezze e le problemati­che del nostro territorio, lasciando spazio anche alla gastronomi­a tipica da gustare tra le mura della masseria.

La tenuta della famiglia Barnaba ha anche una offerta per pernottame­nto (7 camere dedicate alle piante tipiche dell’agro pugliese) e una gastronomi­a che valorizza le bontà locali, rivisitate su richiesta con innesto di delizie dell’Adriatico e dolci arricchiti da marmellate, mandorle e creme legate alle stagioni e di produzione propria, secondo i canoni della cucina a chilometro zero. L’agriturism­o ha anche una selezione di asini e conigli della Murgia, mentre l’azienda agricola produce latticini, pecorino, agnelli e maiali inseriti nel menu. Per partecipar­e alle iniziative dell’ASD Pugliavven­tura e delll’agriturism­o Tenuta Chianchizz­a è possibile visitare il sito www.pugliavven­tura.com.

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