Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Gioiello romanico sulla via Traiana

Il complesso che include Ottava Grande, Ottava Piccola e una chiesa del XII secolo si trova in agro di Fasano, poco distante dalla strada che conduce a Montalbano

- Francesca Mandese

Ottava Grande e Ottava Piccola e la chiesetta rurale di San Pietro risalente al XII secolo. Un vero gioiello di architettu­ra agricola realizzato in secoli diversi sull’antico tracciato della via Traiana. Si trovano l’una accanto all’altra in agro di Fasano, poco lontano dalla strada che conduce a Montalbano e Cisternino. Tre luoghi affascinan­ti che vale la pena visitare.

Le due masserie, una delle quali, Ottava Grande, è anche conosciuta come Oasi San Giovanni Battista, facevano parte di un’unica proprietà della Mensa Vescovile di Monopoli. Intorno alla metà del XV secolo, la proprietà fu data in permuta a Nicola Indelli, esponente di una nobile famiglia monopolita­na, in cambio di alcuni terreni nella zona del Canale di Pirro. Ottava Grande è una masseria fortificat­a e i suoi terreni sono stati tramandati di generazion­e in generazion­e, seguendo la linea di discendenz­a maschile della famiglia Indelli. Verso la metà del XVII secolo, la proprietà venne divisa tra due fratelli della famiglia Indelli e uno dei due realizzò sui terreni ricevuti la masseria che prese il nome di Ottava Piccola.

Successiva­mente, la chiesa è rientrata in possesso dell’intera proprietà e attualment­e gestisce direttamen­te Ottava Grande, dove si svolgono raduni spirituali. Ingloba sui suoi terreni il vero gioiello del complesso, la chiesa di San Pietro, della quale si trova traccia in una bolla del 1180 di Papa Alessandro III nella quale sono elencati terre, casali e chiese sottoposte alla giurisdizi­one vescovile di Monopoli. La facciata è romanica, mentre lo spazio interno si divide in tre navate, con quella centrale coperta da tre cupole in asse e da una volta a crociera e le due laterali da volte a crociera. Dopo secoli di abbandono, i lavori di restauro si sono conclusi a settembre del 2015 e il gioiello romanico è stato restituito alla collettivi­tà.

Restaurata molti decenni addietro anche la masseria di Ottava Piccola, all’interno della quale c’è un antico frantoio di cui si conservano ancora l’antica macina, le presse e le cisterne per la raccolta dell’olio d’oliva. Vi sono anche una chiesetta dei primi del ‘700, un agrumeto, due pinete e un’aia sulla quale si affacciano sette locali adibiti un tempo a ricoveri del bestiame. Per molti anni ha funzionato come agriturism­o, ristorante e sede estiva dei laboratori del gusto.

Il tratto della via Traiana lungo la quale sorge il complesso fa oggi parte della Ciclovia Adriatica, Bioitinera­rio numero 6 di BicItalia. Un luogo tutto da scoprire, dunque, con qualsiasi mezzo lo si voglia raggiunger­e. Bello in estate e ancora di più in autunno.

La dedica Il luogo di culto recentemen­te restaurato dopo secoli di abbandono è dedicato a San Pietro

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L’interno della chiesa rurale di San Pietro restaurata e riaperta al pubblico a settembre del 2015

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