Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Acqua e sprechi, De Sanctis va rimosso da Aqp»
Gestione ricca di consulenze e sprechi. E per il Cda spunta Spina
«Via il presidente De Sanctis dall’Aquedotto Pugliese». È quanto chiede il Movimento 5 Stelle dopo le stoccate del Collegio sindacale che, in una relazione, ha definito la gestione della società poco trasparente in materia di affidamento di incarichi interni e esterni. Molti dei quali inopportuni. Domani è in programma l’assemblea che approverà il bilancio (utile di 16 milioni) e dovrà rinnovare il management. Emiliano pare orientato a rinnovare la fiducia a De Sanctis, mentre si apre la strada per un posto alla vicepresidenza: circola il nome di Francesco Spina, sindaco di Bisceglie.
La gestione dell’Acquedotto Pugliese, tra il boom delle consulenze e una programmazione pluriennale ferma al palo, finisce nel mirino dello scontro politico. Tanto che il Movimento 5 Stelle attacca a viso aperto il presidente di Aqp, Nicola De Sanctis, chiedendo al governatore della Puglia, Michele Emiliano (che all’atto di nomina l’ha definito «il migliore sul mercato»), di «allontanarlo» immediatamente da una società che è patrimonio dei pugliesi. Questo dopo le stoccate del Collegio sindacale che, in una relazione, ha definito la gestione De Sanctis poco trasparente in materia di affidamento di incarichi interni e esterni. Molti dei quali inopportuni. «La relazione del Collegio sindacale — ha attaccato in conferenza stampa Antonella Laricchia, consigliera del M5S — conferma i dubbi da noi sollevati già a dicembre scorso in una interrogazione, a cui è pervenuta risposta “appena” sei mesi dopo. Una risposta che lascia da un lato parecchi quesiti aperti. I punti rilevati riguardavano proprio la trasparenza e l’affidamento di incarichi inopportuni, interni e esterni, in Acquedotto Pugliese. In particolare si contesta un anomalo accentramento di potere nella figura del presidente De Sanctis».
Ma non è tutto: gli otto consiglieri pentastellati sollecitano un pronto intervento del governatore affinché «avvii subito un’azione di responsabilità sociale e danni d’immagine nei confronti di De Sanctis a tutela delle risorse di tutti i pugliesi». Ricordando anche a Emiliano che «il nuovo orientamento della Corte di Cassazione, qualora perseverasse con questa inerzia, rischierebbe di diventare in prima persona responsabile del danno erariale». Ma, a quanto pare, Emiliano (salvo cambiamenti dell’ultimo minuto) è intenzionato a tirare avanti riconfermando De Sanctis: domani, infatti, è prevista l’assemblea di Aqp (socio unico è la Regione Puglia) che approverà il bilancio del 2016 (previsto un utile di 16 milioni). Ai punti dell’ordine del giorno c’è la nomina del Consiglio d’amministrazione il cui mandato è legato al varo del documento contabile. Ma dei tre componenti due si sono dimessi (Lorenzo De Santis e Francesca Pace).
La giunta regionale ha indicato la 31enne Carmela Fiorella (nel curriculum tre esperienze professionali nell’arco di quattro anni in Pastifico Riscossa, Bosch e Randstad). Resta «vacante» l’incarico di vice presidente: tra i nomi dei papabili circola quello di Francesco Spina (sindaco di Bisceglie e sponsor di Emiliano nelle ultime tornate elettorali). Ma è probabile che l’argomento sia rinviato alla seduta successiva nonostante secondo lo Statuto tutto il cda risulta essere dimissionario.
I consiglieri del Movimento 5 Stelle, inoltre, criticano l’attuale gestione anche per le assunzioni ingiustificate. «Per la legge Madia — ha proseguito Laricchia — non avrebbe potuto assumere personale dall’esterno fino al 2018 se non a seguito di
ricognizione delle professionalità interne da cui sarebbero dovute emergere da un lato eventuali eccedenze rispetto al fabbisogno (il cui elenco avrebbe dovuto essere trasmesso alla Regione e all’Agenzia per le politiche attive del Lavoro) e dall’altro la necessità di profili infungibili con specifiche competenze non disponibile né all’interno di Aqp né negli elenchi regionale e nazionale. Le assunzioni avrebbero dovuto essere coerenti con il Piano di sviluppo di Acquedotto e quello del Personale, di cui chiedevamo copia. Non solo non abbiamo ricevuto risposta alla domanda ma non ci sono stati consegnati neppure i Piani». Le consulenze, invece, ammontano a un milione: due contratti vinti dalla Società Management Search (complessivamente 272 mila euro), il terzo contratto è aggiudicato alla società Challenge Network per 168 mila euro. L’ultimo studio, del valore di 130 mila euro, è entrato nel portafoglio di Bain & Company. Ma c’è anche un bando del valore di 405 mila euro per il settore depurazione (procedura andata deserta).
Laricchia La gestione è piena di sprechi e danneggia i cittadini Subito un cambio Emiliano È manager puro che ha gestito aziende importanti di acqua ed energia