Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Cassano: «Mi ritiro, anzi no» A Verona il suo ultimo show

L’ultima del «monello» di Bari. L’ex ds: «Sarebbe stata la cassanata peggiore»

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Il bambino infinito è diventato grande. Oppure no, è lo stesso ragazzo che dribblava difensori e luoghi comuni con identica nonchalanc­e. Perché sarebbe da ingenui parlare in valore assoluto delle cose di Antonio Cassano. Meglio mettere i puntini di sospension­e e non farsi beffare.

Fatto sta che ieri, in barba a qualsiasi illusione di certezza, Fantantoni­o ha riavvitato una carriera (la sua) che si sarebbe macchiata della cassanata più grande. Ripercorri­amo le tappe della pazza giornata, partendo dal tam tam che in tarda mattinata brucia ogni possibile notizia di mercato: Antonio Cassano si ritira, sente nostalgia della famiglia, dice basta. Anzi, lo dirà. In una conferenza stampa convocata ad hoc. L’appuntamen­to è fissato alle ore 16, giornali e tv hanno magari già pronto il pezzo sulla fine della corsa del pilota più matto del calcio italiano.

Invece Cassano spiazza tutti. «È stato un momento di grande debolezza , quello di questa mattina» esordisce. «Avevo detto all’allenatore e agli altri che volevo staccare. Ma voglio continuare e vincere la mia scommessa».

Niente cassanata, dunque, o forse è la più bella di tutte. Merito del ds Fusco e di mister Pecchia, del presidente Setti e della famiglia Cassano. Sì, anche questa. Dopo la comunicazi­one della decisione presa istintivam­ente, infatti, i dirigenti dell’Hellas hanno alzato la cornetta e chiamato Carolina, moglie di Antonio.

Lei è arrivata in ritiro, l’ha guardato negli occhi e gli ha lanciato il messaggio che fa la differenza: «Non possiamo non vederti giocare, io e i bimbi».

La testa bassa di Cassano si è trasformat­a in cresta alta. «La decisione di pancia sarebbe stata una cazzata clamorosa – prosegue Cassano – e se ho fatto arrabbiare i tifosi, chiedo loro scusa». Cassano si è rimesso la maglia sudata ha lasciato da parte la camicia del «papà e basta».

Continuerà a lavorare con il club scaligero, puntando alla salvezza della squadra e alla resurrezio­ne sua. Una storia, quella di Cassano al Verona, che dura da appena otto giorni. Tanti sono quelli che hanno separato la giornata di ieri da quella della firma del contratto.

Quasi un miracolo, quest’accordo, per come è nato e per lo scetticism­o che l’aveva preceduto. Non è stato semplice trovare squadra per uno che veniva da oltre un anno di inattività. Ma Pecchia l’ha voluto, Fusco ci ha creduto. E Cassano ci ha messo del suo nei primi spezzoni di amichevole in ritiro: assist e giocate d’autore. E fatica certo, tanta fatica. Così tanta che ha rischiato di metterlo ko, evidenteme­nte. Lanciandog­li messaggi subdoli, travestiti da una forma virtuosa: qualcuno può negare che la famiglia sia uno dei beni più sacri?

«Sono felicissim­o per questo dietrofron­t» è il commento del direttore sportivo che l’ha lanciato in alto, Carlo Regalia. «Uno che ha iniziato la carriera in modo strepitoso, non può finirla così. Sarebbe stata la peggiore cassanata, mi auguro che l’abbia capito bene e che abbia capito bene soprattutt­o ciò che sta facendo il Verona per lui».

Solo il tempo dirà se e quanto il concetto di Regalia sia già presente e chiaro nella testa del suo ex pupillo. Ma gli amanti del pallone possono tirare un sospiro di sollievo. «Sono convinto – prosegue Regalia – che se si allena con continuità, può tornare a essere un ottimo calciatore. Non è finito ma ci deve credere. Avrà provato un po’ di scoramento e stanchezza, ma si sarà ricreduto e avrà sentito la fiducia della società».

Anche perché Cassano ha davvero voluto con tutte le sue forze l’ultima chance della carriera. Una carriera che gli avrà dato assai meno di ciò che avrebbe potuto. Ma che di certo non è classifica­bile nella categoria «normale». E mica solo per gli errori.

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 ??  ?? Discepolo e maestro Antonio Cassano con la maglia della Nazionale, con la quale ha segnato dieci gol in 39 partite. Sopra, il direttore sportivo che l’ha lanciato in alto, Carlo Regalia Cassano giocherà quest’anno con il Verona
Discepolo e maestro Antonio Cassano con la maglia della Nazionale, con la quale ha segnato dieci gol in 39 partite. Sopra, il direttore sportivo che l’ha lanciato in alto, Carlo Regalia Cassano giocherà quest’anno con il Verona

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