Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Accoltella­to per una pipì Muore dopo tre giorni

Il 23enne colpito da un uomo che lo accusava di aver urinato sotto casa

- An. Ba.

È morto ieri notte il 23enne accoltella­to il 16 luglio scorso, a Monte Sant’Angelo per aver urinato nei pressi dell’abitazione del suo aggressore, Luciano Antonio Rinaldi, di 60 anni, autista del 118. L’uomo è stato arrestato per omicidio.

Tre giorni fa era stato accoltella­to all’addome da un sessantenn­e, autista del 118, che lo accusava di aver fatto pipì insieme ad un amico sotto la sua abitazione a Monte Sant’Angelo, nel Foggiano. Ieri quel ragazzo, Felice Fischetti, 23 anni, è morto in ospedale. Le profonde ferite non gli hanno lasciato scampo. È deceduto nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo dove era stato ricoverato. L’altro ragazzo ferito, 22 anni, ha ferite più lievi e guarirà in una settimana. La posizione dell’aggressore, Luciano Antonio Rinaldi, si è aggravata: dal tentato omicidio e lesioni gli è stato contestato l’omicidio volontario. Rinaldi è piantonato in stato di arresto presso ospedale di San Giovanni Rotondo dove è stato ricoverato dopo l’aggression­e a causa di un crollo psico-fisico.

I fatti sono accaduti la sera del 16 luglio quando i carabinier­i in servizio di pattuglia nella zona avevano notato il 23enne disteso su una scalinata in una pozza di sangue. Aveva le mani sull’addome ed era ormai semi incoscient­e. Accanto a lui c’era l’altro ragazzo in stato di choc con una ferita da taglio ad una gamba. È stato quest’ultimo a riferire ai carabinier­i che un uomo che non avevano mai visto prima li aveva aggrediti e accoltella­ti. In pochi minuti sul posto sono arrivate i soccorsi e i due giovani sono stati trasportat­i in ospedale. Gli investigat­ori intanto seguendo le tracce di sangue sull’asfalto sono arrivati all’abitazione di Rinaldi che non era molto distante dal luogo in cui avevano trovato i ragazzi.

Davanti alla porta i militari si sono imbattuti nel sessantenn­e che, alle prime domande, rispondeva di essere stato costretto a farlo. I carabinier­i sono entrati nell’appartamen­to del sessantenn­e per cercare l’arma utilizzata e, a quel punto, aggressore dalla tasca dei pantaloni ha tirato fuori un coltello a serramanic­o lungo sedici centimetri. Un’arma non adatta a provocare ferite così gravi. Messo con le spalle al muro il sessantenn­e da un ripostigli­o ha preso un pugnale di una lunghezza di trenta centimetri con una lama di 18. A quel punto i militari hanno ricostruit­o i fatti accaduti. L’uomo aveva prima inveito contro i ragazzi dal balcone e poi era sceso in strada per commettere il folle gesto.

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Vittima Felice Fischetti, 23 anni, ferito tre giorni fa a Monte Sant’Angelo: è morto in ospedale

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