Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sud e Unità d’Italia, bufera pugliese
Il Consiglio regionale istituisce il giorno del ricordo delle vittime meridionali. Divisi politici e intellettuali
Aveva suscitato solo qualche distinguo. Ora torna in auge, e fa discutere, la mozione approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 4 luglio perché si istituisca la giornata in ricordo delle vittime meridionali dell’Unità di Italia. Il documento è stato presentato, come in altre parti di Italia, dai grillini. Quello approvato dall’Assemblea pugliese porta la firma di Antonella Laricchia, candidata presidente per il movimento 5 Stelle nel 2015. La mozione impegna la giunta a «indicare il 13 febbraio come giornata ufficiale in cui si possano commemorare i meridionali che perirono in occasione dell’Unità, nonché i relativi paesi rasi al suolo». Il 13 febbraio richiama la caduta di Gaeta nel 1861 e la conquista dell’Italia meridionale da parte dell’esercito piemontese. La mozione è passata con il parere favorevole del governatore Michele Emiliano. Voto a larghissima maggioranza. Hanno votato no solo i consiglieri Gianni Liviano (lista Emiliano) e Mino Borraccino (Noi a sinistra). Napoleone Cera (Popolari) si è astenuto e ha criticato il «populismo storico» contenuto nella mozione. Mentre Enzo Colonna (Noi a sinistra) si è allontanato per non votare («ho scelto di tenermi alla larga da ogni maldestro tentativo di scrivere o riscrivere la storia a colpi di mozioni»).