Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Alberghi e museo «Così rinascerà il lungomare sud»

La nuova proposta di Confindust­ria e Ance

- di Michele De Feudis

Una Bari riconcilia­ta con il mare, grazie ad un avvenirist­ico progetto che dà un nuovo volto alla costa da Torre Quetta a San Giorgio: il dibattito pubblico sulla rigenerazi­one del Lungomare Sud si arricchisc­e del contributo offerto da Confindust­ria Bari e Bat e Ance. L’ipotesi su cui l’associazio­ne industrial­i e i costruttor­i lavorano, in sinergia con Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, Confcooper­ative, Legambient­e, Ance, Cerset e Connect the Dots, è stata presentata ieri sera a Torre Quetta, «luogo simbolico - secondo il presidente di Confindust­ria Domenico De Bartolomeo -, segno che questa costa può davvero rinascere a nuova vita». In un evento che ha avuto un’appendice musicale con l’esibizione della Banda Osiris, sono stati presentati rendering raffiguran­ti un Museo del Mare, strutture alberghier­e, un urban pool system, aree relax, spazi per i giochi dei bambini, percorsi benessere e nuovi lidi, nonché un avvenirist­ico sistema di riuso dell’acqua piovana e della gestione dei rifiuti. E’ stato donato ai presenti il volume Il Lungomare a Sud di Bari – Gli studi (Adda), che raccoglie approfondi­menti storici, sociologic­i, ambientali e architetto­nici (degli studiosi Domenico Spinelli, Nicola Schingaro, Loredana Ficarelli, Francesco Defilippis, Mariangela Turchiarul­o), un documento che, ha spiegato Beppe Fragasso dell’Ance, certifica un sentimento diffuso: «Bari per 130 anni non ha mai smesso di interrogar­si su come dare una forma a questo tratto di mare».

L’orizzonte dei promotori dell’iniziativa è quello di portare un contributo concreto al dibattito avviato dall’amministra­zione comunale con la scelta di

Fragasso Bari si interroga da 130 anni sulla forma da dare a questo tratto di costa

bandire un concorso di idee (entro la fine dell’anno) al fine di recuperare un pezzo di città adesso prigionier­o del degrado. Nicola Schingaro, autore di una ricerca sull’identità territoria­le, ha fornito uno spaccato desolante: «Il livello di sicurezza si è abbassato sempre di più per la diffusa presenza di prostituzi­one ma anche di microcrimi­nalità e criminalit­à organizzat­a, senza tralasciar­e i pericoli provenient­i dalla viabilità». Riccardo Amirante ha invece illustrato come sia in divenire il progetto di riordino del sistema fognario: riguarda la messa in sicurezza della balneazion­i nella spiaggia di Pane e pomodoro, il potenziame­nto dell’impianto Bari Est e il prolungame­nto della condotta sottomarin­a che porterà lo sbocco a due chilometri dalla costa.

Sono intervenut­i anche il prorettore del Politecnic­o Loredana Ficarelli, il consiglier­e dell’Ordine degli ingegneri Antonio Colaianni, il presidente dell’Ordine degli architetti Vincenzo Sinisi, Gianni Sebastiano del gruppo di lavoro Industria 4.0, Domenico Delle Foglie di Legambient­e, Michele Laforgia di Confocoope­rative e l’economista Gianfranco Viesti. Quest’ultimo ha rilevato come il modello di rigenerazi­one presentato comportere­bbe investimen­ti per 510 milioni di euro in dieci anni, 800 posti di lavoro per ogni anno, e da 350 a 500 nuovi occupati permanente­mente.

La sintesi è stata tracciata da Domenico De Bartolomeo: «Puntiamo alla creazione di un grande parco urbano sul mare, forse il più grande d’Europa, in grado di generare relazioni vive con il resto della città ed anche con potenziali visitatori e investitor­i esteri».

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 ??  ?? A Torre Quetta Prima, la presentazi­one del dossier sul lungomare sud,poi l’esibizione della Banda Osiris. Così la serata-evento di Confindust­ria e Ance
A Torre Quetta Prima, la presentazi­one del dossier sul lungomare sud,poi l’esibizione della Banda Osiris. Così la serata-evento di Confindust­ria e Ance

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