Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Commissioni, scintille tra Pd e grillini «Non lavorate», «goffi moralisti»
BARI Volano parole di fuoco tra Pd e 5 Stelle. È il segno di una tensione crescente in vista della non lontana campagna elettorale per il Parlamento. Oggetto del confronto è la riunione della seconda commissione, andata deserta a causa dell’assenza del numero legale. Non è la prima volta. Anche lo scorso Consiglio (martedì) si era concluso senza risultati, a causa dei vuoti tra i banchi della maggioranza. Il centrosinistra, va detto, proprio quel giorno prendeva atto delle decisioni del governatore Emiliano sulla nuova giunta: qualche tensione aveva contribuito ad accelerare l’uscita dall’Aula. Viceversa, la riunione della commissione era del tutto ordinaria. Nel centrosinistra mancavano in tre: Ernesto Abaterusso, Gianni Liviano e Paolo Campo (arrivato con qualche minuto di ritardo). Tuttavia, è stato l’allontanamento dei 5 stelle a provocare la mancanza del numero legale. Il grillino Gianluca Bozzetti spiega il perché: «È inaccettabile - dice - che si paralizzi l’attività del Consiglio per i contrasti interni alla maggioranza. Un atteggiamento non più tollerabile. Ora ci siamo stancati e per questo abbiamo ritenuto doveroso lasciare la commissione». La replica dei Dem è al vetriolo. «È dovere di tutti i gruppi - dice il Pd - garantire la presenza dei propri consiglieri. Ai 5 Stelle, sempre pronti a puntare il dito, facciamo notare che anche l’assenza del loro Marco Galante ha causato il non raggiungimento del numero legale. Al M5S, gruppo di sedicenti goffi moralizzatori, diciamo che sarebbe utile, per evitare queste pessime figure, che si cimentassero in qualche buona e plausibile proposta». Bozzetti: «Le proposte le abbiamo, se solo si riuscisse ad esaminarle in Consiglio e commissioni».
Nei prossimi giorni si voterà per eleggere i nuovi vertici del- la quinta e sesta commissione, dopo la nomina ad assessore degli ex presidenti, rispettivamente Filippo Caracciolo e Alfonsino Pisicchio. Alla quinta sarà eletto Mauro Vizzino (Mdp): forse un parziale risarcimento dopo che il suo gruppo è rimasto a bocca asciutta nel rimpasto di giunta. Alla sesta sarà eletto Mimmo Santorsola, assessore uscente all’Ambiente.
Il rimpasto continua a far discutere. Protesta l’opposizione. «Regaleremo a Emiliano - dice il coordinatore di FI Luigi Vitali - una cartina della Puglia perché siamo certi che farà scoperte sensazionali, come per esempio l’esistenza di una provincia di cui non avrà mai sentito parlare: Brindisi». L’ironia si deve al fatto che la provincia brindisina è l’unica priva di rappresentanti nel governo regionale.