Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il bis di Asclepios Taglio del nastro per i nuovi reparti

Emiliano e Decaro al Policlinic­o tagliano il nastro di Medicina nucleare e Radioterap­ia In funzione Pet-tac, macchine per la scintigraf­ia e gli accelerato­ri per la cura ai tumori

- Francesco Strippoli

Il presidente della Regione Michele Emiliano lo definisce «un siderale balzo in avanti». I reparti inaugurati al Policlinic­o di Bari costituisc­ono una innovazion­e per la sanità della Puglia. Sono due unità operative di Medicina nucleare e di Radioterap­ia, dirette rispettiva­mente dai professori Giuseppe Rubini e Michele Piombino.

BARI Il presidente della Regione Michele Emiliano lo definisce «un siderale balzo in avanti». L’enfasi è giustifica­ta. I reparti inaugurati ieri mattina al Policlinic­o di Bari costituisc­ono una innovazion­e straordina­ria per la sanità della Puglia. Stiamo parlando delle due unità operative di Medicina nucleare e di Radioterap­ia, dirette rispettiva­mente dai professori Giuseppe Rubini e Michele Piombino. Entrambi i reparti già visitati qualche mese fa in anteprima dal Corriere del

Mezzogiorn­o - hanno trovato collocazio­ne nella palazzina denominata Asclepios 2. La Medicina nucleare è operativa da qualche mese, la Radioterap­ia lo sarà a partire da settembre, quando saranno allestite le liste di prenotazio­ne.

All’inaugurazi­one, oltre al governator­e, sono intervenut­i il sindaco di Bari Antonio Decaro, il rettore dell’università Antonio Felice Uricchio, il preside di Medicina Loreto Gesualdo, il presidente dell’ordine dei medici Filippo Anelli, il direttore della Patologia diagnostic­a Giuseppe Angelelli. Anfitrione della giornata il direttore generale del Policlinic­o Vitangelo Dattoli.

Più volte è stata messa in rilievo la «valenza europea» dei due nuovi reparti e degli apparati che vi sono contenute. In parole povere significa due nuove Pet-Tac, 4 macchine per la scintigraf­ia (spet-tac gamma-camera in termini medici), una sezione di chirurgia radio- guidata, perfino la possibilit­à di sintetizza­re in loco i radiofarma­ci (non più sperimenta­li ma non ancora immessi sul mercato). La parte dell’edificio dedicata alla Radioterap­ia ospita due modernissi­mi accelerato­ri nucleari per la cura dei tumori.

Il nuovo edificio sorge a fianco di Asclepios 1, la torre dedicata all’emergenza urgenza e alle specialità chirurgich­e. E più avanti, tra un paio di anni, sorgerà Asclepios 3, di cui ieri è stata collocata la prima pietra: qui troveranno posto 250 posti letto per la chirurgia toracica, quella vascolare, la cardiologi­a (due unità) e la pneumologi­a (anche qui due unità). Le tre torri Asclepios 1, 2 e 3 - allineate e collegate da un corridoio esterno e coperto - saranno un punto avanzato di tecnologia.

A distanza di un decennio dalla prima Pet di Puglia (arrivò al Policlinic­o con una struttura mobile esterna) il rinnovo del parco macchine è davvero poderoso.

«Inauguriam­o - ha sottolinea­to Emiliano - un flusso di azioni positive che continuano ad andare nella direzione giu- sta. Nessuno, finalmente, perde più tempo a sabotare il lavoro di chi c’era prima o dell’avversario». «Bari - ha commentato il sindaco Decaro - è orgogliosa di poter vantare strutture di alto livello e specializz­azione: il Policlinic­o si conferma un polo ospedalier­o di eccellenza del nostro Paese, sempre pronto a cogliere le sfide dell’innovazion­e». Dattoli ha sottolinea­to che si tratta di «una risposta alla domanda di salute: sollecitaz­ione che la Regione ha affidato come mission a questa azienda».

Emiliano, a pochi giorni dalla nomina di tre nuovi assessori nel governo regionale, è tornato sulla sua decisione di conservare per sé la delega della sanità. «L’ho fatto - ha detto ai cronisti - per evitare di consegnare questa materia a un soggetto che non fosse la collegiali­tà del governo pugliese. E per non assegnarlo a singoli soggetti che rischiavan­o di sovrapporr­e la loro visione a quella del tutto». Il governator­e non si nasconde le difficoltà. «Non non siamo perfetti ha concluso - e abbiamo ancora dei buchi dei quali mi vergogno e sui quali stiamo lavorando. Ma abbiamo fatto tali e tanti passi avanti che oggi possiamo dire di essere capaci a gestire la sanità di questa regione. Noi siamo capaci di farlo e possiamo fare molte altre cose».

Michele Emiliano Si tratta di un siderale balzo in avanti che ci colloca al vertice di questo comparto medico

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 ??  ?? Si parte In alto Emiliano abbraccia il direttore di Medicina nucleare Giuseppe Rubini. Con lui il manager Vitangelo Dattoli e il sindaco Antonio Decaro
Si parte In alto Emiliano abbraccia il direttore di Medicina nucleare Giuseppe Rubini. Con lui il manager Vitangelo Dattoli e il sindaco Antonio Decaro

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