Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Due anni di trattative per far tornare Cassano in FI
La scelta dell'ormai ex sottosegretario. Vitali: <<Si aggiunge alla nostra classe dirigente, non la sostituisce>>
«Ci sono stati incidenti di percorso, è vero, ma la partita si è conclusa con soddisfazione grazie all’adesione di Massimo Cassano a Forza Italia». Lo ha spiegato il coordinatore di Fi in Puglia, Luigi Vitali, parlando a Bari con i giornalisti in occasione della conferenza stampa nella quale il senatore ed ex sottosegretario al Lavoro del governo Gentiloni ha ufficializzato il suo rientro nelle fila forziste.
Il veleno, come dicevano i latini, è nella coda. Sicché la frase più significativa - nella conferenza stampa con cui Luigi Vitali ha celebrato il ritorno in Forza Italia del senatore Massimo Cassano - è proprio l’ultima, prima dei saluti ai giornalisti. «Va aggiunto - dice con nonchalance il coordinatore degli Azzurri pugliesi - che il gruppo di Cassano è aggiuntivo e non sostitutivo della classe dirigente di FI». Forse non è il veleno, ma è la chiave con cui tutto si capisce.
Per esempio si capisce perché, come è stato sottolineato, sono occorsi «due anni e qualche incidente di percorso» per far tornare Cassano. Questo per segnalare i due tentativi di rientro dell’ex sottosegretario al Lavoro, entrambi abortiti a causa dell’opposizione del gruppo dirigente di FI. Vitali dice che un tempo così lungo, i due anni, è stato necessario «perché si voleva decidere l’operazione fuori dalla Puglia: qualcuno intendeva prendere le decisioni al posto dei pugliesi». Non vuole dire a chi alluda. Ma la questione non è difficile da scoprire. Il riferimento è rivolto al capogruppo dei senatori forzisti, Paolo Romani, che aveva raggiunto un’intesa con Cassano: il suo rientro e poi un incarico di vertice, per esempio quello di coordinatore o vice-coordinatore regionale, oppure quello di coordinatore provinciale a Bari, terra di insediamento elettorale di Cassano.
Invece, il senatore torna da soldato semplice, per ora. Gli viene riservata la corsia principale - l’accesso in FI - e non quella secondaria: ossia il contenitore centrista che Berlusconi sta allestendo in vista delle elezioni del 2018 per ospitare molti ex fuoriusciti da FI. Vitali è contento: perché Forza Italia viene data al 18-19% in Puglia e «con Cassano sfonderemo il tetto del 20».
L’ex sottosegretario è felice. «Mi sento - dice - un’altra persona. Vedo qui tanti visi amici: sono quelli di chi mi tempestava di telefonate perché rientrassi in FI. Ma voglio dire che se sono uscito dal partito è solo perché ero stanco di stare con chi ha contribuito ad inanellare una sconfitta dopo l’altra». Nessun nome, ma si intuisce che parli di Raffaele Fitto, con cui i rapporti si fecero tesi alla vigilia delle elezioni del 2013, le ultime in cui tutti militavano nello stesso partito (il Pdl).
In sala siedono il deputato Francesco Paolo Sisto e il senatore Michele Boccardi («due protagonisti del mio rientro» dice Cassano di loro). Più in là c’è anche il consigliere regionale Gianni Stea. È l’unico dei tre del gruppo di Alternativa popolare ad aver seguito Cassano: gli altri due - Giannicola De Leonardis e Luigi Morgante - sono rimasti con il partito di Alfano. Cassano loda Stea e si dice sicuro «che altri consiglieri verranno con noi». Non si dice chi siano. Quanto a Stea, dice Vitali, «lunedì stesso si iscriverà al gruppo di FI».
Il consigliere regionale ha spesso manifestato un atteggiamento benevolo verso i provvedimenti della giunta di Emiliano. Ora dovrà fare un’opposizione più decisa. «Siamo sempre stati rigidi - chiosa Cassano - e caso mai erano gli altri consiglieri ad essere più inclini verso il centrosinistra. Ed è proprio su questo atteggiamento che si è consumata la rottura nel gruppo di Ap».
Stea conferma l’iscrizione al gruppo azzurro. Ma non sarà immediata come suggerisce Vitali. Nel frattempo ci cerca un terzo nome per arrivare alla costituzione del gruppo di FI al Comune di Bari. Cassano può contare sui consiglieri Michele Picaro e Romeo Ranieri. Un terzo consigliere a lui vicino (Livio Sisto) sembra indisponibile al passaggio in FI. Per questo si sta facendo la corte al fittiano Fabio Romito e al civico Giuseppe Carrieri. Anche la ex forzista Irma Melini potrebbe essere interessata. A condizione che lo voglia anche Cassano.