Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Super Santos, unico mito che resiste sulle spiagge
Attenzione. Nonostante io sia un convinto oppositore dei passatisti e dei sistavameglioquandosistavapeggisti questo pezzo potrebbe contenere tracce di sottintesa nostalgia. Breve elenco delle differenze tra una giornata al mare di un ragazzino nel 1982, che per comodità chiameremo Giovanni, e quella di un ragazzino di oggi, 2017, che chiameremo Nicolas (ché Nicola è demodè). Giovanni, innamorato della vicina di ombrellone, faceva una scultura di sabbia e gliela dedicava. Nicolas, innamorato della vicina di ombrellone, le mette un like sulla sua storia di Instagram. Giovanni elemosinava dai genitori duecento lire, andava al bar della spiaggia, faceva una partita al flipper e poi metteva la sua canzone preferita nel juke box. Nicolas prende lo smartphone che i suoi genitori gli hanno regalato, scarica la nuova release di Clash Royale e ci gioca ascoltando la sua playlist preferita di Spotify negli auricolari wireless. Giovanni chiacchierava per ore con tutti i suoi amici fino al pomeriggio, guardando il mare. Nicolas chatta per ore con tutti i suoi amici fino al pomeriggio, guardando lo schermo. Giovanni a un certo punto aveva voglia di un Cornetto Algida. Nicolas a un certo punto ha anche lui voglia di un Cornetto Algida, ma deve decidere se avere voglia di un Cornetto Classico, Classico Super, Cornetto Royal Amarena, Cornetto Choc’n’Ball, Cornetto Esagerato, Esagerato Cacao XXL, Veggy, Senza Glutine o di un Cornetto Coco Choco. In speranzosa attesa dell’imminente Cornetto Algida MasterChef, con praline caramellizzate su letto di crema di finocchietto selvatico e zenzero croccante scottato al Barolo. Giovanni giocava in acqua con un Super Santos. Nicolas gioca in acqua (udite udite) con un Super Santos. A conferma che in trentacinque anni di metamorfosi culturali, tecnologiche e di costume, tutto cambia, ma i veri miti, tenacemente, resistono.