Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
De Leonardis attacca: «Non siamo poltronisti A differenza di altri noi restiamo in Ap»
BARI Il senatore Cassano sostiene di aver sempre tenuto, assieme al suo fedele consigliere regionale Gianni Stea, un atteggiamento di rigida contrapposizione verso il centrosinistra che guida la Regione. Caso mai, aggiunge, «altri consiglieri» erano più propensi ad accettare le lusinghe della maggioranza di Emiliano.
Giannicola De Leonardis, neo coordinatore di Ap in Puglia, la critica è rivolta a lei e al suo collega Luigi Morgante. Come replica?
«Lei mi vuole far polemizzare? No, non polemizzo. Io non sono schiacciato sul centrosinistra. Io sono schiacciato su Alternativa popolare. Abbiamo votato, in Consiglio, solo le leggi che abbiamo condiviso. Si veda il caso del Reddito di dignità o altri provvedimenti di sostegno alle fasce deboli. Viceversa, abbiamo votato No quando non le leggi arrivate in Aula non ci hanno convinto».
Cassano dice che proprio sull’atteggiamento da tenere col centrosinistra si è rotta la solidarietà tra voi di Ap.
«Non voglio aggiungere altro sul tema. Mi limito ad osservare, a proposito dei rapporti con il centrosinistra, che per capire di più basterebbe vedere chi tra noi si è interessato alle primarie del Pd, nelle quali era impegnato Emiliano. Ecco, in quel modo si capirebbero molte cose».
I rapporti con il consigliere Stea come sono?
«Buoni sul piano umano, come lo sono quelli con Cassano, a cui auguro buon lavoro. Nessun astio. Da quando sono coordinatore regionale non faccio altro che rispondere al telefono o ai messaggi di chi mi manifesta l’intenzione di continuare ad impegnarsi per Ap. Invece che un danno, l’uscita di Cassano e Morgante si sta trasformando in un incoraggiamento continuo da parte dei nostri sostenitori».
Vi sentite vicini al centrosinistra o al centrodestra? O alle poltrone, come dice qualcuno?
«Non siamo poltronisti e l’abbiamo dimostrato. Siamo stati eletti in Ap e in Ap restiamo. Né destra, né sinistra: ci sentiamo vicini al popolo pugliese. Quello è il nostro vero punto di riferimento. Lo è stato ieri e lo sarà anche in futuro. Il nostro obiettivo è continuare a perseguire il nostro progetto politico che trova linfa vitale nel popolarismo europeo e nella dottrina sociale della Chiesa».
L’uscita di Cassano sta avendo l’effetto di renderci ancora più compatti