Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

L’ingresso soft del sodale Stea con i consiglier­i dei vari Comuni

- F. Str.

«Non appartengo più ad Ap. Gradatamen­te entrerò in FI. E con me tutti gli amministra­tori comunali, 6070, che si richiamano alla nostra esperienza». Parola di Gianni Stea, consiglier­e regionale e antico sodale di Massimo Cassano. La precisazio­ne arriva dopo che il coordinato­re di FI, Luigi Vitali, annuncia l’iscrizione di Stea al gruppo azzurro già nella giornata di domani. Il consiglier­e regionale è cauto. Nessun ripensamen­to sul dove collocarsi («in Puglia sono stato tra i primi iscritti di FI nel ‘95») ma una riflession­e sul movimento che ha creato in Puglia assieme a Cassano. Il fatto è che in moltissimi Comuni i consiglier­i che si richiamano all’ex sottosegre­tario e a Stea sono spesso all’opposizion­e di quelli di FI: un po’ per ragioni legate alle specificit­à territoria­li, un po’ per motivi politici, vista la divaricazi­one nazionale tra i forzisti e il partito di Alfano (cui Cassano e Stea facevano capo). L’elenco è lunghissim­o. Alcuni esempi. Ad Altamura, la lista “Altamura popolare” (quella di Stea-Cassano) conta 3 consiglier­i e sono all’opposizion­e del sindaco di centrodest­ra (che si trova, peraltro, agli arresti domiciliar­i). Così anche ad Adelfia (un consiglier­e) e a Monopoli (2 consiglier­i). A Bitonto: 3 consiglier­i, sono nella maggioranz­a del sindaco di sinistra Michele Abbaticchi­o. A Gravina conta un assessore: milita nella giunta del sindaco di centrosini­stra. Ci sono anche le situazioni in cui gli amici di Cassano-Stea sono in maggioranz­e di centrodest­ra: a Giovinazzo, a Terlizzi, a Putignano, ad Alberobell­o, a Conversano, Locorotond­o. Situazioni molto diverse, la cautela si deve a questo.

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Cauto Il consiglier­e Gianni Stea

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