Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Piloti di classe con la testa fra le nuvole
Al gruppo nato nel 2015 hanno aderito centinaia di appassionati. Un modo inedito per scoprire il territorio dall’alto. «Non è necessario acquistare un aereo, lo si può noleggiare»
Sono partiti in dieci e ora sono seimila e cento. Ad accomunarli una sola passione: volare. I «Piloti di classe», questo il nome del gruppo di avioturisti nato nel 2015 intorno ai tavoli di una Club house e poi atterrato su Facebook, hanno letteralmente spiccato il volo. All’impegno dei soci, totalmente volontario, si deve l’organizzazione del primo raduno (dopo anni di vuoto) per piloti di volo turistico e sportivo, al quale hanno partecipato circa 53 aziende del settore, varie organizzazioni aeronautiche nazionali e centinaia di appassionati: 400 aerei ultraleggeri sono atterrati all’Aeroporto di Pavullo nel Frignano (Mo), il 3 e 4 giugno scorsi, al richiamo di «Flight & Fun», vola e divertiti. Non poteva chiamarsi diversamente il raduno, visto che lo spirito che anima il gruppo presieduto da Silvano «Teo» Teodorani, è proprio quello di aggregare chiunque sia mosso dalla passione per il volo ed abbia voglia di condividerla in amicizia e convivialità, nel rispetto reciproco e delle regole. «Il successo– spiega Massimo Parenti, socio della prima ora del sodalizio – lo dobbiamo certamente al nostro Team leader, Teo, che ha sempre «seminato» passione per il volo, cercando di coinvolgere in primis i piloti freschi di attestato. Piloti di classe, infatti, non è riconducibile ad alcun aereoclub o associazione di volo ma è semplicemente un sodalizio di persone che ha la stessa voglia di volare in giro per l’Italia alla scoperta delle sue bellezze e delle tradizioni enogastronomiche e lo stesso desiderio di passare in compagnia belle giornate, con spirito di amicizia». L’iscrizione su facebook è gratuita e aperta a piloti o aspiranti tali, di ogni regione d’Italia. Basandosi esclusivamente sul libero e gratuito impegno dei soci, il gruppo organizza eventi e ritrovi, offre servizi e informazioni utili per ravvivare l’interesse sul mondo del volo sportivo e far ripartire le iniziative. Segnala anche la presenza delle diverse strutture regionali per fare avioturismo (per la Puglia vedi articolo in pagina). Pensate che volare sia un sogno per ricchi? Non è proprio così. «Non è necessario acquistare un aereo – dice Parenti -, lo si può anche fittare presso una struttura di volo. La stessa, ad esempio, dove si decide di intraprendere il corso base per pilota da diporto turistico. Il costo del fitto si aggira intorno alle 75-80 euro l’ora». E se invece si volesse acquistarlo, c’è sempre l’opzione «usato sicuro»: «Un aereo ultraleggero usato in buone condizioni si può comprare anche con 35mila euro. Ciò che bisogna mettere in conto, però, sono le spese di manutenzione, assicurazione, e di “parcheggio” nell’hangar. Conviene acquistarlo se si fanno almeno 200-300 ore di volo l’anno». Condizione imprescindibile per chi stesse pensando di avvicinarsi a questa «disciplina sportiva» è la conoscenza e il rispetto delle regole dell’aria. Spiega Parenti: «Con i velivoli di questa categoria il limite di volo è di mille piedi dal suolo, cioè 300 metri. Oltre sarebbe pericoloso per sé e per gli altri mezzi aerei. Quindi prima di partire è fondamentale tracciare la rotta, impostandola sul navigatore Gps, in base alle aree di volo consentite. Solitamente, a serbatoio pieno, si può volare per circa 5 ore arrivando a coprire 500-600 km». Per chi volesse saperne di più e conoscere da vicino i Piloti di classe, l’occasione è il prossimo raid a settembre a Sibari, nell’attesa della seconda edizione del Flight & Fun.