Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A Terlizzi la micro cima di rapa
Dai ravanelli ai cavoli super vitaminici, ecco gli ortaggi da coltivare anche in città La Mi Green Food e il business del cibo. «Servono fonti alimentari alternative»
Dal micro ravanello al micro cavolo e alle micro cime di rapa. Piccoli segreti coltivati a Terlizzi, in provincia di Bari dove la giovane Milena Mastropierro ha creato la Mi Green Food la startup che ha fatto del suo business i «micro-ortaggi», ossia delle piantule commestibili che rispondono alla necessità di un cibo sostenibile e coltivabile anche in città e in orti urbani, e alle esigenze dei clienti alla ricerca di «super-alimenti». «Questo perché – spiega Milena Mastropierro - queste micropiantine hanno in media il doppio delle proprietà nutrizionali tipiche degli ortaggi maturi con i quali sono imparentate: più vitamine, minerali, sostanze bioattive e fibre». La Mi Green Food è nata, a luglio 2016, dal desiderio della Mastropierro proprio di trovare un business che sfruttasse al meglio il trend in evoluzione degli orti urbani. «A questo – continua – si è unito l’interesse il cosiddetto cibo del futuro visto che ormai da qualche anno a questa parte si è resa chiara l’esigenza di trovare fonti alimentari alternative. Secondo le stime delle Nazioni Unite entro il 2050 la popolazione passerà dagli attuali 7 miliardi a 9,7 miliardi. In poche parole oltre 2,5miliardi in più di bocche da sfamare. E il futuro dell’alimentazione inizia da oggi. Bisogna raddoppiare la produzione di cibo riducendo sprechi e trovando valide alternative». Alternative come i micro-ortaggi che hanno fatto anche un figurone al gettonatissimo Seed&Chips che ha visto anche l’attesa presenza dell’ex presidente Usa Obama. «C’ero anche io, con i miei micro-ortaggi. Un’occasione per Mi Green Food di affacciarsi a un mercato internazionale. Sebbene, devo dirlo, l’idea di base ha già un qualcosa di americano, per così dire. Infatti per la creazione di Mi Green Food sono partita dallo studio di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Nutrizione e Scienze Alimentari dell’università del Maryland che si è concentrato proprio sulle capacità nutrizionali dei micrortaggi. In definitiva hanno scoperto che presentano un’elevata concentrazione di vitamina E, C e K: ben conosciute per i benefici per la salute in generale e la prevenzione di malattie come quelle cardiovascolari. A questo ho aggiunto una buona dose di innovazione anche dal punto di vista della produzione. Una coltivazione che avviene indoor con un metodo intensivo grazie all’uso di un sistema multistrato di circa 2 metri e mezzo di altezza dotato di led specifici. Il tutto alimentato da energia fotovoltaica per rendere la produzione più sostenibile».Una produzione che è anche rapida. «Il ciclo produttivo dura tra i 10 e i 15 giorni, a seconda del micro-ortaggio che poi è immesso sul mercato in vaschette con un substrato, dalle quali i clienti possono tagliare con le forbici o anche con le mani le deliziose foglioline. Foglioline deliziose e diverse anche nei sapori, sia ben chiaro. Rotonde, sottili e a quadrifoglio e dei colori più variegati ogni varietà ha un gusto particolare: acidulo, piccante, dolce e una consistenza tenera e croccante. Il consiglio al momento è ovviamente di utilizzarli crudi, nelle insalate, sulle bruschette, nei panini. Ma in futuro chissà».