Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Torre Quetta regina d’estate Ma già si pensa al Natale
Ci sono numeri da record per Torre Quetta, la seconda spiaggia pubblica sul litorale sud di Bari: grazie al fiorire di numerosi locali e alla programmazione del Comune, che ha deciso di rivitalizzare e valorizzare quel tratto di costa, questa zona si è rivelata la regina dell’estate barese. Al punto che già si pensa al futuro. L’obiettivo - spiega l’assessore comunale al Commercio Carla Palone - è destagionalizzare, nel senso di rendere attrattiva questa zona durante tutto l’anno. Pronto un bando per un programma pluriennale. E per Natale, saranno organizzate iniziative in spiaggia.
L’esperienza di Torre Quetta come villaggio estivo dei baresi è riuscita e adesso amministrazione comunale, concessionario e imprenditori studiano una fase due che passerà da un nuovo bando per una aggiudicazione pluriennale e dall’organizzazione di eventi in grado di allargare oltre i tre mesi estivi l’attrattività dello spazio per famiglie e giovani.
Per Cristian Calabrese, concessionario dell’area di Torre Quetta con l’associazione L’Albero dei sogni, «Bari ha ritrovato, grazie alla nostra iniziativa, un rapporto con il mare e un luogo dove vivere l’estate con servizi, bar e musica». Il bilancio è molto positivo: «Siamo contenti, la stagione è andata oltre le aspettative. Sul piano economico l’investimento è riuscito. Cosa non ha funzionato? Con una assegnazione di un anno - argomenta Calabrese - non potevamo fare grandi investimenti. Noi proseguiremo l’attività fino a dicembre. Pensiamo anche ad un originale Natale a Torre Quetta». Sicurezza e viabilità erano i grandi punti interrogativi che avrebbero potuto limitare la fruibilità dello spazio nel Lungomare Sud: «Sfida vinta. Non abbiamo avuto problemi, grazie ad un filo diretto con il Comune la Questura. Abbiamo investito in video-sorveglianza, istallando telecamere moderne. I bagni? Avevano le porte rotte, usurate e vandalizzate. Noi le abbiamo sistemate e ora sono funzionanti. Si tratta di piccoli incidenti stagionali».
Tra le iniziative che hanno avuto più rilievo c’è stata la presenza di un punto di assistenza sociale riservato ai disabili nonché le manifestazioni dei municipi con i giovani per progetti solidali. «Siamo contenti ma non ci fermiamo: a fine ottobre ci sarà a Torre Quetta il festival dello street food»: Carla Palone, assessore al commercio del Comune, ha scommesso su questo progetto diventato prima un bando e dopo un luogo cult per tutta l’estate. «Il rapporto con il mare può rappresentare - aggiunge Palone - un volano per lo sviluppo di numerose attività commerciali. Prima si poteva solo passeggiare sul lungomare in auto, ora ci sono vari servizi. Il gestore ha creato una squadra di alta qualità e i risultati sono stati eclatanti». Si pensa già al nuovo bando: «Arriverà a gennaio e sarà quadriennale. Nell’assegnazione conteranno anche le idee per arte, musica e cultura. Il successo del concerto all’alba di Emanuele Arciuli ha segnato la strada ma non possiamo procedere con eventi spot. Ci vuole un programma vero per rendere sempre più attraente Torre Quetta», conclude l’assessore.
«Non avevamo previsto il boom. E per questo siamo doppiamente contenti»: così commenta Gianluca Spagnuolo, titolare del chiosco Mood Beach di Torre Quetta. «Bagni e parcheggi si possono migliorare. Abbiamo lavorato molto per tre mesi. A settembre le presenze sono andate scemando. La spiaggia? Il Comune deve fare investimenti per rendere più agevole l’ingresso in mare». Francesco Russo di Taiki è stato promotore dello spazio “Sushi&Wine”: «Il luogo è stupendo. Per la prima volta i giovani baresi hanno avuto un approdo sul mare per le serate, senza emigrare in provincia. Abbiamo proposto un menù giapponese pur non avendo uno spazio cucina e questo ha limitato la varietà dell’offerta. Bagni, docce adeguate, parcheggi e viabilità più curata potrebbero far crescere ancora l’affezione dei cittadini per il Lungomare Sud».
Maurizio Colamonico della “Uascezze” gongola perché «ogni sera la nostra insalata greca e il grano patate e cozze sono andati a ruba. I conti sono positivi, ma si può crescere ancora. Come? Migliorando la gestione del verde, che non è stata il massimo, la cura dei bagni che avevano sanitari devastati. Gli interventi del Comune per l’illuminazione carente e i gabinetti sono arrivati con ritardo. La sfida ora passa dalla destagionalizzazione: con eventi e concerti i baresi potrebbero frequentare l’area fino a dicembre».
Grandi affari Sempre affollati i locali aperti in spiaggia, ma adesso si pensa a destagionalizzare