Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Da Trento il software per prevenire i reati
Accordo Regione-Università di Trento: firmato il protocollo
Migliorare la sicurezza e prevenire i fenomeni criminali attraverso le statistiche dei reati . È l’obiettivo del protocollo d’intesa Esecurity siglato a Bari tra Regione Puglia, l’università di Trento e la sua start-up Intellegit. Si tratta di un accordo per studio del crimine con un approccio interdisciplinare cercando di prevedere dove e quando i reati verranno commessi. Ottenendo dati utili sia per l’azione delle forze dell’ordine che per la pianificazione di politiche di antimafia sociale. In modo da ottenere in questo modo un sistema di sicurezza integrato più complessivo.
Il coordinamento del progetto sperimentale e innovativo è del gruppo di ricerca dell’Ateneo di Trento, guidato dal professore Andrea Di Nicola e la Puglia è la prima pubblica amministrazione ad adottare il modello dopo quella trentina. A firmare l’intesa per questo innovativo approccio per la lotta alla criminalità sono stati il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il rettore dell’università di Trento, Paolo Collini, amministratore delegato di Intellegit , Giorgio Casoni, la cui azienda avrà il compito, in particolare, di realizzare le banche dati. «Il mio impegno personale è quello di sostenere questo protocollo d’intesa nella sua evoluzione più prossima - ha spiegato Emiliano - siamo pronti a investire in questa materia con il coraggio di innovare. È un protocollo che consentirà all’Unive versità e alla Regione Puglia di studiare i dati del crimine della regione in modo da avere dati predittivi sulla commissione dei reati in futuro. Si tratta di statistica, di meccanismi attraverso i quali studiando la reiterazione dei reati in determinate condizioni luoghi e determinati orari, è più facile dare suggerimenti alle forze dell’ordine su come collocarsi sul territorio. Ma non solo. Questi dati ha aggiunto ancora il governatore - saranno utilissimi alle attività dell’antimafia sociale per intervenire in quei quartieri, in quei luoghi e in quelle città do- è più necessario per l’educazione alla legalità, contro la violenza sulle donne e contro, in generale quei fenomeni drammatici che abbiamo dovuto affrontare proprio da ultimo anche nella regione Puglia. Si tratta di una soglia molta avanzata - ha concluso - la Puglia sarà dopo la provincia di Trento e la città di Trento, il primo soggetto pubblico che avvia studi di questo tipo in collaborazione con un’università che è stata antesignana di questo genere di approfondimento scientifico».