Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Io, Pirro, veterano insaziabile»
Il pilota foggiano ancora re italiano in Superbike
«Il mio sogno di 31enne con tanta esperienza alle spalle? Correre una stagione intera in MotoGp». Michele Pirro si confessa dopo aver vinto il quinto titolo nel Campionato italiano velocità.
Una certezza. Michele Pirro, da San Giovanni Rotondo, va a segno per la quinta volta nel campionato italiano di velocità (Civ) portando a casa il titolo con tre giornate d’anticipo. D’altronde il «re» italiano della superbike sembra sempre più padrone di una moto, la Ducati, che cura nei minimi dettagli. Da cinque anni è collaudatore della casa di Borgo Panigale: è uno dei principali protagonisti della MotoGp anche se non ha ancora avuto la possibilità di guidare la «rossa» per un intero campionato. Eppure, alla chiamata risponde sempre con affidabilità e risultati: quest’anno al Mugello (Toscana) si è classificato in ottava posizione e a Misano (Emilia Romagna) è balzato sul quinto gradino (in classifica generale ha 18 punti). Un talento delle due ruote motorizzate che l’Italia del settore farebbe bene a valorizzare.
Pirro, quinto titolo nel Civ. Troppo facile?
«Quando si parla di gare motociclistiche niente può essere considerato semplice. Soprattutto quando si è già vinto nelle edizioni precedenti e sei la persona da battere. Ci vogliono tanta concentrazione e voglia di primeggiare». Mancano avversari competitivi?
«Non credo proprio. Il campionato italiano conta numerosi piloti con grande esperienza. Molti di loro hanno gareggiato nel campionato mondiale di superbike e sono altamente competitivi. Certo, io corro in MotoGp e rappresento la persona da battere».
Lei ha 31 anni. Valentino Rossi 38. I «vecchi» hanno spazio nella classe regina.
«Guardate cosa ha combinato Rossi: arrivare in quinta posizione a venti giorni dalla frattura di tibia e perone ha dell’incredibile. L’esempio di Valentino spinge tanti piloti a continuare fino a che si hanno energie e stimoli. Si può crescere tecnicamente anche quando l’età avanza».
Sulla Ducati ha dimostrato di saperci stare. Mugello e Misano sono le due gare di campionato previste per il test driver. I primi non erano poi così lontani.
«Quando scendo in pista cerco di fare sempre il meglio e non sono uno che si risparmia. Credo fortemente nelle mie capacità. Il mio obiettivo? Perché no. Vorrei fare un intero campionato in MotoGp. Io ci credo».
Con la Ducati ha un contratto fino al 2018. Progetti per il futuro?
«È troppo presto per programmare. Ho un altro anno di contratto e clausole che possono consentirmi di scendere in pista più volte nel corso del campionato di MotoGp». Che effetto fa sapere che si è lavorato per rendere la Ducati sempre competitiva?
«È una bella sensazione. Abbiamo fatto un grande lavoro e basta considerare che in ogni gara la Ducati se la gioca per la vittoria finale. Tempo fa questo non era possibile». Le manca la Puglia?
«Tanto. Ma per correre è una scelta obbligata. Tuttavia, mi dispiace non godere di tanto supporto dal territorio. Avere un pilota di respiro mondiale per le istituzioni dovrebbe essere un motivo d’orgoglio». In effetti, per avere in Puglia un Michele Pirro-bis, bisognerà attendere diversi anni.
Confermarsi al vertice Ho vinto il quinto titolo nazionale di velocità, non è facile quando sei l’avversario da battere Il rapporto con Ducati Ho un altro anno di contratto, è presto per programmare. Insieme abbiamo lavorato bene