Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il libro e lo spettacolo, bis pugliese per Barba
Da Laterza il suo libro, ai Cantieri Koreja l’ultimo spettacolo «The Tree/ L’albero»
Ecosì, Eugenio Barba torna in Puglia, come spesso accade negli ultimi tempi. Profondo è il suo legame con il Salento, terra dove è nato 81 anni fa, terra presto tradita per altri lidi ma sempre tenuta nel mirino, artistico e umano, per esperienze teatrali estreme e importanti. Negli anni Settanta, ad esempio, Barba scelse proprio il Salento e la Sardegna per portare il teatro in «luoghi senza teatro», sperimentando strane forme di baratto teatrale e coinvolgendo paesi interi nella sua utopia. Tornava dalla Scandinavia, dove aveva fondato la sua compagnia, l’Odin Teatret (oggi di stanza a Holstebro, in Danimarca), ma la sua inesausta «voglia di mondo» l’avrebbe portato anche in America Latina e in Oriente, a toccare con mano altre realtà e altre idee di teatro.
I frutti di questo suo inesausto peregrinare per il mondo, che ha disseminato in ogni dove compagnie cresciute seguendo la sua lezione «antropologica» ed estetica, politica e scenica, sono raccolti ora in un monumentale volume di 400 pagine zeppe d’immagini, realizzato insieme allo storico del teatro Nicola Savarese, suo vecchio amico e complice, anch’egli profondamente legato al Salento avendo insegnato tanti anni all’università di Lecce e avendo poi scelto quella terra come suo buen retiro. S’intitola I cinque continenti del teatro, sottotitolo «Fatti e leggende della cultura materiale dell’attore», e non è altro che un fantastico zibaldone teatrale, la summa del suo approccio al teatro da un punto di vista assolutamente non etnocentrico ma aperto a ogni incontro. Lo pubblicano le baresi Edizioni di Pagina; costa 45 euro, e li vale tutti. E’ uno di quei libri-mondo nei quali è bello perdersi e dai quali non si finisce mai d’imparare.
Ma il gigante Barba, un colosso del teatro europeo del Novecento alla pari dell’altro grande salentino Carmelo Bene, a 81 anni ci dona non solo questa summa sulle cose della scena ma ci regala anche un nuovo spettacolo che è una sorta di parabola sul futuro del mondo. The Tree/L’albero, terza tappa della «trilogia degli innocenti», è uno sguardo pieno di pìetas sull’umanità e sulla natura: speranze e conflitti intrecciati, terre devastate dalla guerra e alberi piantati per far tornare gli uccelli. Ogni gesto ha un peso, mentre dei cantastorie accompagnano e intrecciano le altrui vicende.
Lo spettacolo va in scena dal 4 all’8 ottobre ai Cantieri Koreja di Lecce, che sono un po’ «casa» sua (e gli dedicano una serie di incontri e presentazioni collaterali). Ma intanto domani a Bari, alle 18 alla libreria Laterza, Barba presenta con Savarese I cinque continenti del teatro. Da non perdere.