Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Affitti fantasma, in un anno persi 4 milioni e mezzo
La situazione più grave è nella zona di Palese-Santo Spirito-San Pio, ma il fenomeno è dilagante in tutte le grandi periferie baresi. Al punto che, solo con riferimento al 2016, sono stati persi oltre quattro milioni e mezzo di euro. È quanto emerge da un approfondimento del Corriere del Mezzogiorno sui canoni mai riscossi degli alloggi pubblici a Bari. Dai dati emerge una mappa dei furbetti delle case quartiere per quartiere: se Palese-Santo Spirito-San Pio è la zona più colpita dal fenomeno con oltre due milioni di canoni non pagati, è altrettanto preoccupante lo scenario al quartiere San Paolo.
Un fiume di denaro mai incassato, un consistente tesoretto evaporato nel corso dell’anno e finito nell’elenco degli sprechi. Si tratta dei canoni per gli alloggi pubblici di Bari e provincia, soldi che avrebbero fatto decisamente comodo per investimenti mirati nel sociale e che invece, almeno per il momento, rimangono un sogno nel cassetto delle occasioni perse. Fatti i conti, nel solo 2016 mancano all’appello oltre quattro milioni e mezzo: per la precisione 4.538.136,05 euro.
Questo è quanto emerge da una mappa quartiere per quartiere che il Corriere del Mezzogiorno ha potuto consultare. Pagine che tutte insieme compongono un preoccupante mosaico che racconta mesi e mesi di canoni mai pagati e mai riscossi. Spulciando le carte con riferimento a Bari si scopre che l’Agenzia regionale per la casa e l’abitare (Arca) è alle prese con un lungo elenco di morosi, alcuni dei quali - almeno a giudicare dalle cifre dovute durante il 2016 - hanno pagato poco o (più verosimilmente) nulla. In questa mappa dell’illegalità diffusa svettano i quartieri periferici, un risultato prevedibile visto che in queste zone si trovano le case comunali: dai dati viene fuori che la situazione più grave è nella zona Palese-Santo Spirito-San Pio: qui il credito non riscosso ammonta a 2.029.822,39 euro, una somma riferita a 184 alloggi. Le cifre della morosità variano da caso a caso. E guardando con attenzione ai numeri riferiti a singole unità abitative si può notare come per alcuni alloggi il debito sia tale da corrispondere a una morosità totale. Insomma, qualcuno evidentemente non si è mai sognato di pagare.
La situazione è parzialmente diversa al quartiere San Paolo. In realtà anche in questa zona si supera il milione: il credito mai riscosso è infatti pari a 1.320.651,15 euro, importo che si riferisce a 165 alloggi. Il fenomeno a quanto pare è quindi dilagante, ma non assume le dimensioni di Palese-Santo Spirito e San Pio che insieme mettono insieme circa la metà della morosità registrata dall’Arca a Bari.
La mappa dei furbetti però non si ferma qui. A CarbonaraCeglie-Santa Rita-Loseto lo scenario è meno grave di quello del rione San Paolo, ma rimane in ogni caso preoccupante: il debito accumulato dai furbetti è infatti pari a 1.019.827,12 euro, somma da spalmare in varie proporzioni su 98 immobili. Anche in questo caso le cifre cambiano sensibilmente a seconda dell’unità abitativa che compare nelle carte, ma la sostanza rimane la stessa. Vale a dire: in tanti scelgono di non pagare. Mai. E non per questo rinunciano all’alloggio: al contrario, continuano tranquillamente a occupare le case come se niente fosse.
I furbetti ci sono anche in altri quartieri, ma i numeri non sono paragonabili a quelli delle grandi periferie. Tuttavia le carte confermano che il fe- nomeno è presente in buona parte della città. A Japigia i canoni non pagati sono pari a 142.146,55 euro riferiti a 16 immobili, mentre a Madonnella e San Girolamo le somme riguardano un alloggio per ciascun quartiere e ammontano rispettivamente a 8.838,19 e 16.850, 65 euro. Altri soldi che non potranno essere reinvestiti nell’ambito di una strategia mirata a migliorare l’edilizia residenziale pubblica.
Il tema della mancata riscossione dei crediti è stato sollevato in Consiglio comunale dall’opposizione meno di un mese fa. In quella circostanza, dopo la pubblicazione di una sentenza della Corte dei Conti riferita al 2014, il consigliere di Fratelli d’Italia, Filippo Melchiorre, ha lanciato l’allarme sulle imposte e sui canoni mai incassati dal Comune per le abitazioni. «Alla fine - ha dichiarato l’esponente politico - i furbetti la fanno franca». E per la verità spesso la fanno franca gli abusivi che occupano le case comunali senza averne diritto: secondo un recente dossier dell’Arca, a Bari nel corso del 2016 gli alloggi pubblici restituiti ai legittimi assegnatari sono stati venti mentre quelli in provincia sono stati sessanta. Ma il fenomeno è decisamente più esteso, come emerso da accertamenti condotti dalla polizia municipale e ribadito proprio dall’Arca nell’ultima relazione. In cui si lancia tra l’altro l’allarme sullo «sviluppo di comportamenti scorretti e di fenomeni illeciti quali la corruzione, nonché la diffusione ed il radicamento della criminalità sociale».