Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Era d’ottobre», in scena con Paolo Mieli il 1917 e la vicenda di un secolo di comunismo

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La grande storia che si fa spettacolo. Guttuso e Togliatti, Lenin e Fidel Castro sono solo alcuni dei protagonis­ti della lunga cavalcata attraverso un secolo di storia, che il giornalist­a e storico Paolo Mieli porterà in scena domani alle ore 18 al teatro Palazzo di Bari, debutto in esclusiva regionale della stagione 2017-18 del teatro.

Era d’ottobre, spettacolo concepito in occasione del centesimo anniversar­io della Rivoluzion­e russa (1917-2017), racconta, attraverso ritratti di figure chiave, la storia di una delle più affascinan­ti e controvers­e utopie della storia umana: il comunismo. Al centro della scena c’è «I funerali di Togliatti», la enorme tela (4,40 metri per 3,30, con 140 ritratti tutti in bianco e nero, sedici bandiere rosse in primo piano e cinque sullo sfondo) dipinta da Renato Guttuso nell’arco di otto anni, dal 1964 al 1972.

Vi sono ritratte personalit­à - tra gli altri Lenin, Stalin, Togliatti, Dolores Ibarruri, Ho chi Minh che hanno dato lustro al movimento comunista, al sindacato, all’intellettu­alità e al Pci. Ma non tutti. Perché nel racconto pittorico di Guttuso non c’è spazio per figure del calibro di Trotzky, Krusciov, Mao, Fidel Castro, Che Guevara? A questo quesito cerca di rispondere Mieli, giornalist­a di lunga militanza e sempre più divulgator­e televisivo di grande successo grazie ai suoi programmi tv Correva l’anno, La Grande Storia e Italiani.

Info 366.191.62.84.

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Sul palco Mieli e la tela di Guttuso

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