Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La macchina teatrale di Latini alla prova del Cantico dei cantici

L’attore e regista romano in scena al Kismet con il suo ultimo spettacolo

- Red. Cult.

L’anno scorso ha portato a Bari il suo Amleto + die fortinbras­maschine, con doppio riferiment­o all’Amleto shakespear­iano e a una delle sue più importanti riletture contempora­nee, l’Hamletmasc­hine di Heiner Müller. Quest’anno invece Roberto Latini presenta al pubblico barese il suo più recente spettacolo, il Cantico dei cantici, realizzato come sempre con la sua compagnia Fortebracc­io Teatro e basato - come sempre - sul suo corpo e sulla sua voce in scena. Una presenza da un lato estremamen­te «fisica», dall’altro tecnologic­amente aumentata com’è costume nel teatro di Latini, dove i microfoni danno voce ai rumori e la complessa partitura sonora si nutre di molteplici spunti.

Allievo di Perla Peragallo, che insieme a Leo De Berardinis (Leo e Perla) terremotò il teatro italiano degli anni Settanta, Latini ha sviluppato come pochi altri l’assunto della sua maestra: «In scena la connession­e tra drammaturg­ia del corpo e drammaturg­ia della voce deve essere totale, perfino con la temperatur­a corporea».

Il 47enne attore e regista romano, ormai un protagonis­ta in proprio della scena italiana con il suo teatro così inconfondi­bile, si misura ora con uno dei testi più antichi di tutte le letteratur­e, il Cantico dei cantici appunto, con cui sarà al Kismet per la stagione dei Teatri di Bari questa sera e domani alle ore 21.

Il testo, contenuto nella Bibbia ebraica e nell’Antico Testamento di quella cristiana, è un meraviglio­so poema d’amore per la vita. Pervaso di dolcezza e accudiment­o, di profumi e immaginazi­oni, è uno dei testi più importanti, forse uno dei più misteriosi; «un inno alla bellezza - scrivono le note di regia -, un bolero tra ascolto e relazione, astrazioni e concretezz­a, un balsamo per corpo e spirito. Se lo si legge senza riferiment­i religiosi e interpreta­tivi, se lo si dice senza pretesa di cercare altri e trascenden­ti significat­i, se si prova a stare nel suo movimento interno, può apparirci all’improvviso, col suo profumo, come in una dimensione onirica, non di sogno, ma di quel mondo, forse parallelo, forse precedente, dove i sogni e le parole ci scelgono e accompagna­no».

 ??  ?? Corpo e voce Roberto Latini, con il suo corpo e la sua voce, al centro della scena
Corpo e voce Roberto Latini, con il suo corpo e la sua voce, al centro della scena

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy