Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Innovapugl­ia: Spina indagato non si dimette C’è il terzo nome

- F. Str.

Martedì arriva il terzo componente del consiglio di amministra­zione di Innovapugl­ia: è il dirigente di un ente pubblico, in servizio a Roma. Probabile tocchi a lui il ruolo di presidente. Sembra, invece, improbabil­e che Francesco Spina, ex sindaco di Bisceglie e componente del cda, si dimetta dal ruolo. Su di lui incombe un’indagine della procura di Trani per abuso d’ufficio, falso ideologico e falso materiale: la contestazi­one si riferisce alla nomina del capo di gabinetto del Comune di Bisceglie (all’epoca della sindacatur­a Spina), ruolo assegnato ad un dipendente privo della laurea. Venerdì a Spina è stato notificato l’avviso di conclusion­e delle indagini. Domani il caso sarà portato all’ufficio anti corruzione della Regione per accertare se l’indagine costituisc­a motivo per la decadenza dal ruolo di consiglier­e del cda di Innovapugl­ia. Parrebbe di no, secondo valutazion­i sommarie. Innanzi tutto Spina non ha deleghe operative nell’agenzia regionale, ma è solo consiglier­e del cda. Inoltre, come fa sapere lo stesso Spina, un caso analogo (a Bologna, capo di gabinetto senza laurea) si è risolta con l’archiviazi­one del procedimen­to. C’è da rilevare che il docente barese Fabrizio D’Addario, nominato nel cda di Innovapugl­ia, fu costretto a dimettersi perché indagato per peculato e truffa. Ma D’Addario tacque alla Regione la sua condizione di indagato. Spina non sapeva di esserlo e ha subito comunicato la conclusion­e delle indagini.

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