Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ragazza molestata dal parroco Indagata anche la madre
La donna non ha mai parlato ed è accusata di favoreggiamento
Un sacerdote che abusa di una dodicenne, una madre che sa e tace, una famiglia divisa nella quale si insinua il religioso approfittando di una situazione difficile. È quanto emerge dall’inchiesta avviata nel Leccese nei confronti di un prete.
Gli episodi si sarebbero svolti in una cittadina alle porte di Lecce, in un contesto familiare disgregato. I genitori della ragazzina sono separati da tempo e il padre ha di recente subito una condanna. Il sacerdote, quindi, avrebbe cominciato a frequentare mamma e figlia assumendo, forse, una sorte di ruolo paterno. Di quel ruolo, che avrebbe dovuto essere di sostegno e conforto, però, avrebbe approfittato nel peggiore dei modi, circuendo in qualche modo anche la mamma della dodicenne. Secondo quanto denunciato da una zia paterna della ragazzina, gli abusi si sarebbero consumati nella canonica e sarebbero cominciati all’inizio di quest’anno. Prima qualche palpeggiamento, poi perfino rapporti completi. Subito dopo la presentazione della denuncia, la ragazzina è stata allontanata dalla casa materna su disposizione del Tribunale per i minori e trasferita in una struttura protetta. Qui avrebbe incontrato per due volte gli investigatori alla presenza di una psicologa e avrebbe confermato le violenze subite. Dalla visita ginecologica alla quale è stata sottoposta, però, non sarebbero emerse lesioni tali da sostenere quanto raccontato dalla ragazzina. La pm della Procura di Lecce incaricata del caso, Stefania Mininni, ha disposto il sequestro dei telefoni cellulari delle persone coinvolte per verificare se e quali contatti vi siano stati tra il sacerdote e la minorenne e tra il sacerdote e la mamma della ragazzina. Per il sacerdote l’ipotesi di reato è di violenza sessuale aggravata. Nel registro degli indagati è stata iscritta anche la madre che dovrà rispondere di favoreggiamento personale. Dalle prime indagini, infatti, è emerso che, non soltanto fosse a conoscenza di quanto avvenisse tra le pareti della canonica, ma che lei stessa fosse coinvolta con il sacerdote ben oltre quello che dovrebbe essere un normale rapporto tra parroco e fedele. La Curia, intanto, ha fatto quadrato intorno al sacerdote, che era stato trasferito in una città vicina prima della denuncia per un normale avvicendamento tra parroci. Le accuse nei confronti del religioso sono state bollate come ingiustificate e infamanti ed è stato anticipato che non sarà preso alcun provvedimento fino a quando la verità non verrà accertata.