Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Una «Lucia di Lammermoor» tutta da ascoltare

- Di Fabrizio Versienti

Ivan Magrì. Segnatevi questo nome, perché di lui si parlerà molto nei prossimi anni. Il giovane tenore siciliano ha convinto tutti con le qualità della sua voce, venerdì sera durante la prima della Lucia di Lammermoor al Petruzzell­i. Sia alle prese con arie famosissim­e (come Tu che a Dio spiegasti l’ali), severi banchi di prova per ogni tenore, che a livello di interpreta­zione: Magrì ha il «fisico» di Edgardo, e risulta quanto mai credibile nei panni dell’uomo per cui la povera Lucia perde letteralme­nte la testa.

Anche Lucia, cioè la romena Elena Mosuc, ha dovuto sudare la sua parte alle prese con una partitura che è forse la più dura in assoluto per ogni soprano. Se l’è cavata molto bene, nelle scene della follia come in quelle di tenero lirismo, facendo sfoggio di mezzi tecnici e di un buon temperamen­to scenico. Nonostante la regia di Gilbert Deflo, fin troppo stilizzata, raffinata nel suo bianco/nero dominante ma anche cupa, severa e statica, la loro verve ha elettrizza­to il pubblico, scatenando applausi convinti e prolungati. Ottimament­e se l’è cavata anche l’orchestra diretta da Antonio Pirolli, il cui suono ha ben riempito la sala. Insomma, al contrario di quanto accaduto di solito nel corso della stagione, per una volta è stata la musica e non la messa in scena teatrale a fare da elemento trainante.

L’allestimen­to di Deflo, che ha già una storia importante con svariate riprese al Massimo di Palermo, gioca la carta di una moderata attualizza­zione, trasportan­do l’azione dalla Scozia del Seicento (come nel testo di Scott da cui Cammarano trasse il libretto) all’epoca in cui Donizetti scrisse la Lucia, che ebbe la sua prima al San Carlo di Napoli nel 1835: l’intento è renderla un moderno dramma della follia, ma qui si resta un po’ a metà del guado tra Shakespear­e e Ibsen, senza decidersi fra la tragedia e il dramma borghese. D’altronde, anche all’epoca non fu tanto la vicenda di Lucia di Lammermoor a conquistar­e il pubblico, quanto la sua splendida musica. Qui Donizetti è davvero al massimo della sua ispirazion­e.

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Le repliche Elena Mosuc nei panni di Lucia al centro della scena. L’opera si replica oggi, e poi da martedì a sabato

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