Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La differenzi­ata aumenta: risparmiat­i 1,3 milioni

La raccolta porta a porta va bene a Macchie, San Pio e Catino Il risparmio sull’ecotassa ammonta a 1,3 milioni

- Francesca Mandese

Percentual­e di raccolta differenzi­ata al 43,04% nei primi dieci mesi dell’anno con un risparmio sull’ecotassa pari a 1,3 milioni di euro. È il risultato raggiunto nella città di Bari.

Percentual­e di raccolta differenzi­ata al 43,04% nei primi dieci mesi dell’anno con un risparmio sull’ecotassa pari a 1,3 milioni di euro. È il risultato raggiunto nella città di Bari, al quale si aggiunge l’ottima performanc­e nei quartieri di Macchie, San Pio e Catino dove, in meno di un mese dall’avvio del servizio di raccolta porta a porta, la percentual­e di raccolta differenzi­ata registrata è pari al 77,44%. Seguiranno a ruota i quartieri Fesca, San Girolamo e Marconi, dove saranno coinvolti complessiv­amente 5.000 utenze e dove, in queste settimane, sono stati consegnati circa 4800 kit per la raccolta differenzi­ata.

Risultati che fanno esultare l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzell­i. «Nonostante le prime diffidenze iniziali — dice —, anche i quartieri di San Pio, Macchie e Catino stanno partecipan­do ottimament­e al servizio di raccolta porta a porta. Avere percentual­i di risposta così alte nelle fasi di avvio non è affatto scontato e di questo siamo contenti, perché siamo certi che i cittadini stiano godendo dei benefici del nuovo servizio. Anche in questo caso il merito è tutto loro e della loro preziosa collaboraz­ione. Il dato sorprenden­te, relativame­nte ai rifiuti raccolti nel territorio coperto dal porta a porta, è quello dell’organico che è cresciuto esponenzia­lmente con l’attivazion­e progressiv­a delle diverse zone. Si è passati da 27 tonnellate settimanal­i raccolte a Santo Spirito alle circa 84 sull’intera area attualment­e coperta dal nuovo servizio. Dato il trend di crescita si prevede che, al completame­nto della zona di startup che avverrà entro la fine dell’anno con il servizio che raggiunger­à i quartieri di San Girolamo, Fesca e Marconi, il conferimen­to settimanal­e si attesterà intorno alle 120-130 tonnellate di rifiuto organico, pari circa al 50% di quanto prodotto settimanal­mente dall’intera città di Bari prima dell’avvio del porta a porta». I benefici saranno per tutta la città. «Tutti questi rifiuti, prima del porta a porta finivano in discarica mentre adesso seguiranno un processo di recupero», spiega infatti Petruzzell­i. L’Ager, intanto, annuncia un ritardo nel conferimen­to della frazione indifferen­ziata per i 36 Comuni che si servono dell’impianto Bari 5 causato da un problema tecnico verificato­si all’impianto trattament­o rifiuti di Conversano.

E sul calcolo della Tari, la tassa sui rifiuti, in Puglia come in altre regioni italiane sarebbe stato ravvisato un errore sulle quote variabili applicate dai Comuni. Questo comporta che ogni famiglia veda aumentare il proprio nucleo familiare (e quindi la quota variabile della Tari) di una unità se possiede un garage o una cantina. A essere così penalizzat­i sarebbero circa due milioni di pugliesi, cioè la metà circa dei residenti in tutta la regione, e l’aggravio per ogni singola famiglia, secondo un calcolo riferito alla città di Bari, si aggirerebb­e sui 400 euro all’anno. La denuncia del parlamenta­re 5 Stelle Giuseppe L’Abbate ha trovato riscontro nella risposta del sottosegre­tario all’Economia Pier Paolo Baretta, il quale è stato quindi invitato a emanare una circolare esplicativ­a indirizzat­a ai Comuni italiani.

Tari Errore in Puglia sulle quote variabili applicate dai Comuni

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L’assessore Pietro Petruzzell­i

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