Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Bustarelle e abiti di lusso, viaggi e lattine d’olio Le mazzette alla pugliese
Le tangenti rivelano una spiccata fantasia. E la cronaca giudiziaria pugliese non è certo avara di episodi: si va dalle banconote tra i biscotti agli abiti di lusso, dagli orologi ai viaggi. Ma c’è chi preferisce puntare su lattine d’olio o consegnare la «gibbanza» in un borsone.
BARI Mazzetta, bustarella, sbruffo, stecca, regalino, caffè, caramella, cioccolatino. Le cronache giudiziarie pugliesi legate ad episodi di corruzione sono più fantasiose della voce della Treccani che indica i termini per definire la dazione nella fenomenologia tangentara.
Ventimila euro in una scatola di biscotti: il tentativo di corruzione attraverso il cantuccino è stato prontamente sventato nei giorni scorsi dal sindaco missino eretico di Cerignola, Franco Metta, che ha subito denunciato il fatto alla polizia dando il via ad una inchiesta nella quale è coinvolto anche l’ex presidente dell’Ance Puglia, Gerardo Biancofiore. Bustarelle sono protagoniste dell’inchiesta sulla commissione tributaria di Foggia. Per le tangenti nel Petruzzelli di Bari un video della polizia ha immortalato il passaggio di rotoli di banconote o di tradizionali buste a vantaggio dell’ex direttore amministrativo Vito Longo. Mazzette divise in varie tranche, ben trecentomila euro a casa dei familiari dell’imprenditore Bertin Sallaku (indagato), emergono dagli atti dell’inchiesta sulla Tangentopoli della Murgia, nella quale sono coinvolti il sindaco di Altamura Giacinto Forte e l’ex vicesegretario del Pd di Acquaviva Ottorino Tisci. Nell’inchiesta della Procura di Bari su giudici, commercialisti, avvocati, funzionari delle Commissioni Tributarie e imprenditori, nel 2008, si parlò di «gibbanza»: il mercimonio si poteva misurare in consulenze ma anche in lattine di olio e biancheria intima. Il caso Farma Truffa: dal libro mastro finito agli atti degli inquirenti emersero scambi di benefit. Quali? Orologi, telefoni cellulari, materiale informatico, viaggi turistici di piacere e partecipazioni a congressi scientifici.
L’esamopoli universitaria del 2006 (chiusa con la prescrizione)? Per i carabinieri che investigavano c’era un prezzario per tesi (3 mila) ed esami (in base alla difficoltà). Infine il variopinto sistema Tarantini, imprenditore al centro della Sanitopoli. C’erano una varietà di strumenti per «ammorbidire»: cappotti firmati, scarpe inglesi Church, buoni benzina, e acrobazie di note escort baresi. Senza dimenticare che in più di un ospedale è frequente la pratica della banconota blu (venti euro) per saltare la fila se si trovano interlocutori compiacenti.
I «regali» Tra gli «omaggi» scarpe, orologi, vestiti di lusso ma anche lattine d’olio