Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Uccidono il gattino al consigliere regionale «Piango come un bimbo»
Giuseppe Turco (Puglia con Emiliano) è nel mirino: spariti anche altri micetti, rubata l’auto della figlia
BARI «Io rivoglio solo i miei gatti». La frase gli si spezza in gola. Piange Giuseppe Turco, conosciuto da tutti come Peppo, consigliere regionale di Torricella, in provincia di Taranto, eletto nella lista «La Puglia con Emiliano». Ancora una volta, a distanza di tre anni, sembra che qualcuno lo abbia preso di mira per intimidirlo. Prima la scomparsa di quattro gatti di sua proprietà, uno dei quali trovato morto, poi il furto dell’auto della figlia. E ieri, è arrivata la denuncia ai carabinieri, ma anche lo sfogo accorato e dolente su Facebook.
«Non volevo che si sollevasse questo polverone — dice Turco, raggiunto telefonicamente — perché voglio davvero credere che tutto questo non abbia nulla a che fare con il mio impegno politico. Non gestisco alcuna forma di potere che potrebbe ledere gli interessi di qualcuno». Nonostante ciò, gli episodi accaduti negli ultimi due giorni non sono i primi, ed è lui stesso a ricordarlo.
Nel 2007, quando era sindaco di Torricella, bruciarono il vigneto di proprietà del padre, nel 2014 ricevette numerose lettere anonime piene di insulti e minacce rivolte a lui e alla sua famiglia. All’epoca sedeva tra i banchi dell’opposizione in Consiglio comunale e decise di dimettersi proprio per tutelare i propri cari. Due anni fa tagliarono le gomme dell’auto di sua figlia Mirella e, infine, la scomparsa misteriosa dei quattro dei cinque gatti che Turco accudisce nel residence al mare, la morte di uno di loro, Nerone, il più amato, e, a distanza di poche ore, il furto, a San Marzano, dell’auto della figlia mentre svolgeva il turno di notte nella sede del 118. «Mi è rimasto solo Musetto — dice —, spero soltanto che gli altri si siano semplicemente allontanati».
Il suo dolore l’ha esternato sul Facebook, dove ha scritto: «Nerone ucciso questo pomeriggio, sembrava dormire, fino a ieri sera me lo coccolavo, lo baciavo e lo accarezzavo. Non so chi o cosa sia accaduto, so che sto piangendo come un bambino e non me ne vergogno. Non mi vergogno di postare i miei sentimenti nei confronti dei miei piccoli amici su facebook». E dopo pochissime ore, un altro post: «Non è un mese fortunato !!!!!! Dopo i gattini, questa notte il furto dell’auto. GRAZIE».
«Quella frase sui gatti — spiega Turco — l’ho scritta solo per condividere il mio dolore con i molti amici animalisti. Sono 14 anni che mi prendo cura di loro, ne ho avuti tantissimi. Per il furto dell’auto, invece, ho immediatamente presentato denuncia ai carabinieri». Turco non riesce proprio a spiegarsi l’accanimento contro di lui. «Così come tre anni fa le minacce erano chiare e circostanziate — ragiona ad alta voce —, stavolta non so davvero cosa pensare. Mi auguro soltanto che la politica non c’entri nulla con tutto questo».
A Peppo Turco, che negli anni scorsi ha ricoperto anche la carica di consigliere provinciale a Taranto, sono giunti numerosi messaggi di solidarietà. Sono quelli del presidente del Consiglio regionale pugliese, Mario Loizzo, che ha parlato di «gesti gravi e preoccupanti, sui quali sono certo che magistratura e forze dell’ordine faranno chiarezza al più presto», del vicepresidente del Consiglio Peppino Longo, dei consiglieri del gruppo La Puglia con Emiliano Paolo Pellegrino e Alfonso Pisicchio, del presidente del gruppo consiliare Articolo 1–MDP Ernesto Abaterusso, del consigliere regionale di Alternativa Popolare Luigi Morgante.