Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ilva, i dubbi sulla proposta pugliese
Incidente nel reparto gestione dei rottami ferrosi. Ustionato un operaio, non è grave
Dubbi e rilievi sui contenuti e una certezza: l’iniziativa di Regione Puglia e Comune di Taranto non intaccherà il programma d’incontri dei tavoli ministeriali per la vicenda Ilva. È l’umore che circola a Roma in merito alla proposta di accordo di programma pugliese. L’impressione è che per una «puntuale» risposta bisognerà attendere ancora qualche ora. Sicuramente non sarà risolutiva e non è escluso che la telenovela possa proseguire. Intanto un incidente, per fortuna senza gravi conseguenze si è verificato ieri nello stabilimento. Un capoturno di reparto, impegnato nelle fasi di lavoro, si è recato presso l’infermeria dell’azienda per medicare alcune lievi ustioni al collo e alle mani.
Dubbi e rilievi sui contenuti e una certezza: l’iniziativa di Regione Puglia e Comune di Taranto non intaccherà il programma d’incontri dei tavoli ministeriali per la vicenda Ilva. È l’umore che circola a Roma in merito alla proposta di accordo di programma inviata mercoledì scorso dagli enti locali come contropartita per il ritiro del ricorso al Tar contro il piano ambientale del siderurgico (inserito nell’operazione per la cessione del siderurgico alla cordata capeggiata da ArcelorMittal). I tecnici ministeriali sono al lavoro per l’analisi del documento composto da 21 articoli e 9 pagine di allegati (a fronte del protocollo d’intesa di 9 articoli proposto dai ministri Carlo Calenda, Sviluppo Economico, e Claudio De Vincenti, Mezzogiorno). L’impressione è che per una «puntuale» risposta bisognerà attendere ancora qualche ora. Sicuramente non sarà risolutiva e non è escluso che la telenovela possa proseguire.
Tuttavia, l’iniziativa di Emiliano e Melucci non blocca il percorso di dialogo tra azienda e sindacati. Per il sito di Taranto è confermata la convocazione al ministero dello Sviluppo Economico il 23 e il 24 gennaio prossimi. La speranza dei rappresentanti dei lavoratori è di entrare nel merito dei processi produttivi e dei relativi carichi occupazionali. «Le proposte di Regione e Comune di Taranto — attacca Francesco Boccia, presidente della Commissione bilancio della camera — vanno nella direzione di affrontare coerentemente le tematiche ambientali, del lavoro e della salute. Penso che sia interesse di ArcelorMittal dimostrare di essere un gruppo che dialoga con il territorio, che non ripete gli errori commessi dalla famiglia Riva». Boccia mette in evidenza le contraddizioni della procedura di scelta dell’opzione ArcelorMittal: «Il punto di forza era stato individuato nella presenza di un partner italiano come Marcegaglia. Ora misteriosamente, a fronte di un’altra proposta con il gruppo Del Vecchio, Arvedi e Jindal, si ipotizza un dietrofront aprendo a Cassa Depositi e Prestiti. Se vale questo anche per Regione Puglia e Comune di Taranto ci deve essere una possibilità di avere una rappresentanza della nuova Ilva».
Emiliano e l’assessore allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano, hanno incontrato a Bari i consiglieri regionali dell’area tarantina per illustrare i contenuti della proposta di accordo di programma. Presenti Mino Borraccino, Gianni Liviano, Luigi Morgante, Francesca Franzoso, Marco Galante, Donato Pentassuglia e Renato Perrini. Assente solo Giuseppe Turco. «Ci è stata consegnata la documentazione — spiega Pentassuglia — con l’indicazione degli obiettivi dell’accordo di programma. Ovviamente, si tratta di una tematica complessa e sono necessarie valutazioni tecniche. Prima di avviare discussioni bisogna approfondire le proposte». A quanto pare il testo verrà comunque sottoposto all’approvazione dei Consigli regionale e comunale e con possibilità di «emendamenti». «Credo che Regione Puglia e Comune di Taranto abbiano fatto un buon lavoro — afferma Mazzarano —, soprattutto un testo che tutela il territorio. La proposta è dettagliata e sostanzialmente valorizza gli aspetti migliori: come l’anticipazione delle prescrizioni ambientali, la copertura dei parchi minerali e l’adeguamento degli impianti. Tutto come previsto nel 2015. Mi sembra un passo concreto in direzione di un’intesa».