Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Mammografi mai usati uno c’è e archivia male Il caso diventa politico
L’azienda sanitaria salentina fissa i tempi per iniziare ad installarli: il primo fra tre giorni. Ma Palese (Fi) attacca: «Episodio scandaloso»
Secondo il cronoprogramma fornito ieri dall’Asl di Lecce, i mammografi acquistati la scorsa estate con una spesa di oltre 2,7 milioni di euro, e ancora non installati, saranno operativi entro il prossimo marzo. Quello appena fornito è, in realtà, il secondo cronoprogramma stilato nell’arco di alcuni mesi. Quanto all’ospedale di Casarano, in cui è stato installato il nuovo mammografo, sono agli atti «significative criticità». Il caso diventa politico. con il deputato e Rocco Palese (Fi) che attacca.
Secondo il cronoprogramma fornito ieri dall’Asl di Lecce, i mammografi acquistati la scorsa estate con una spesa di oltre 2,7 milioni di euro, e ancora non installati, saranno operativi entro il prossimo mese di marzo. Tanto l’azienda sanitaria salentina si premura di far sapere, salvo trascurare un particolare di non poco conto: quello appena fornito è, in realtà, il secondo cronopragramma stilato nell’arco di alcuni mesi, che rivede e aggiorna le tempistiche indicate in un primo documento. In una relazione dello scorso ottobre, infatti, il direttore amministrativo dell’Asl, Antonio Pastore, scrisse nero su bianco che, sulla base di indicazioni ricevute dall’Area tecnica, coordinata dall’ingegnere Fiorenzo Pisanello, e dal responsabile unico del procedimento, Rossana Indiveri, alcuni tra i locali individuati come sedi dei nove mammografi sarebbero stati pronti già nel mese di novembre 2017. In particolare, si citano le sedi di Poggiardo, LeccePoliambulatorio e Campi Salentina, per le quali le tempistiche indicate non sono state rispettate. Stando all’ultimo cronoprogramma sfornato dall’Asl, i tempi di attivazione sono così slittati: alla prima decade di febbraio 2018 per Poggiardo e alla terza settimana dello stesso mese per Campi Salentina. Per la sede di Gagliano del Capo non vi è una data stimata riguardo all’ultimazione delle opere. A Martano l’accensione del mammografo è prevista entro marzo, mentre la consegna della strumentazione al distretto di Lecce si ipotizza per il 15 gennaio. Entro fine febbraio dovrebbero terminare i lavori all’ex Dispensario. Infine, la consegna del mammografo al Polo oncologico leccese è prevista per il 22 gennaio. Più complicata appare la situazione della sede di Maglie, dove è necessario approfondire le valutazioni tecniche sui luoghi. Quanto all’ospedale di Casarano, unico sito in cui è stato installato il nuovo mammografo, sono agli atti «significative criticità» dovute alla «insufficienza della nostra infrastruttura di rete». In parole povere, la rete telematica esistente sarebbe inadeguata, tanto da rendere difficoltosa l’archiviazione e delle immagini prodotte dalla strumentazione.
Intanto, quello dei mammografi diventa un caso politico, con il deputato e vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera, Rocco Palese (Fi) all’attacco. «Ciò che rende scandalosi episodi come quello dei nove mammografi comprati sei mesi fa dalla Asl di Lecce e mai usati – sostiene Palese - non è solo il totale disinteresse della Regione e delle Asl verso i pazienti, o il fatto che le cittadine pugliesi debbano aspettare anche due anni per una mammografia in barba ad ogni possibile prevenzione, o l’ipotesi di danno erariale che può configurarsi o, ancora, gli oltre 275 milioni di euro di tasse regionali aggiuntive pagate dai pugliesi. Lo scandalo è la totale assuefazione allo scandalo». Palese lamenta «l’assordante silenzio di associazioni, sindacati, Tribunale del Malato, consumatori, Procure della Repubblica in passato iperattivi per molto meno». Infine, secondo Rocco Palese «è vergognoso leggere che per sciatteria, burocrazia, indifferenza, una Asl ha impegnato sei mesi fa quasi 3 milioni di euro per acquistare i mammografi e tenerli ancora imballati».
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