Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
New York e Rotterdam , trionfa il panzerotto
Da Bari e Brindisi l’avventura di quattro giovani, la scommessa sui sapori di casa «L’80% dei prodotti che usiamo a Brooklyn sono pugliesi». «In Olanda è già un successo»
Ideliziosi e invitanti panzerotti pugliesi conquistano il mondo. Da Rotterdam a New York il panzerotto diventa l’opportunità di realizzare il sogno di sfamare centinaia di centinaia di clienti e avere successo. Per la serie: viva lo Street food made in Puglia. Infatti, poco più di un mese fa a New York, a Brooklyn al 235 di Smith Street, è nato «Panzerotti Bites», il locale di due sposini, Vittoria Lattanzio e Pasquale De Ruvo, che dal barese hanno deciso di trasferirsi negli Stati Uniti per aprire il loro ristorante. «L’idea è nata - dice Vittoria due anni fa quando durante un viaggio ci siamo innamorati dell’America e di New York, città piena di stimoli ed energia». Energia che hanno anche i due giovani, laureata in lingue lei, barista lui, che inoltre da sempre hanno in comune la passione per la cucina. «Ai fornelli abbiamo sempre dimostrato di essere una squadra ben affiatata e organizzata. Poi ci è venuta l’idea di aprire un ristorante».
Dall’idea alla realtà. Vittoria e Pasquale si sono resi conto che era il momento di puntare agli Usa con qualcosa che mancava. «Lo street food pugliese. Nessun newyorkese può immaginare che delizia sia il panzerotto, fritto, fatto a mano con ingredienti selezionati. Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo studiato, e abbiamo scelto Brooklyn, dove per anni c’è stata una folta comunità italiana, anzi proprio pugliese, e dove quello che ad oggi è il nostro vicinato si è dimostrato entusiasta di questa novità. O come nel caso degli italiani della zona, contento di ritrovare i sapori di casa».
E così largo spazio all’autentico panzerotto pugliese che è lavorato ad hoc. «L’80% dei prodotti che usiamo provengono dalla Puglia - continua Vittoria - La ricerca del risultato perfetto ha impiegato molti mesi di prove, miglioramenti della forma e della ricetta e tante panzerottate tra amici per capire cosa ne pensassero». Oggi tra panzerotti classici e gourmet da Panzerotti Bites ci sono anche «variazioni sul tema» come una nuova versione del tradizionale «simil sandwich» servita a temperatura ambiente, e il panzerotto dolce con Nutella e ricotta. «Poi ogni settimana prepariamo impasti alternativi: al cacao, caffè, curcuma e all’ortica».
Il tutto in un’atmosfera ospitale e rustica per far sentire a casa gli italiani emigrati a New York e far vivere un po’ di emozione made in Italy agli americani che si ritrovamangia. no nel giro di pochi minuti a contatto con la cultura e i sapori di Puglia grazie ai piatti di ceramica dipinta a mano di Grottaglie, setacci antichi e scorci di Ostuni, e 4 poster che spiegano il mondo del panzerotto. Persino come si Nel frattempo a circa 6000 chilometri di distanza da Vittoria e Pasquale, a Rotterdam, nei Paesi Bassi c’è un’altra realtà nata un anno e mezzo fa. «Panzerò», al 50A di Botersloot, di Luigi Incalza e Cosimo Vecchio, due brindisini precursori di questa migrazione a colpi di panzerotti che si sono trasferiti per conquistare gli olandesi e le vette delle classifiche gastronomiche.
«Da quasi un anno - spiega Luigi - tra i circa 1000 ristoranti di Rotterdam su TripAdvisor, noi di Panzerò siamo saldi al primo posto grazie alla cura dei dettagli e a una cucina saporita e sana che ci ha fatto conquistare anche una citazione nella guida Lonely Planet tra i ristoranti consigliati. Ma non solo. Dopo un inizio in cui, in effetti sia io che Mimmo ci siamo dovuti rimboccare le maniche abbiamo incominciato a mietere successi e consensi. Pensate che abbiamo anche curato il catering del party di Natale dell’ambasciata italiana locale: una festa piena di Panzerò, pucce e tanti altri piatti tipici pugliesi. Già perché ormai abbiamo esteso il nostro business. includendo piatti della tradizione anche grazie alle nostre partnership con i produttori pugliesi che ci forniscono tutti i nostri ingredienti. Dai biscotti di Ceglie ai pasticciotti leccesi, dalla farina all’olio, al vino e ai formaggi bio. Ci arriva dalla Puglia persino il caffè anche se in questo caso devo confessarlo: gli olandesi spesso ordinano il cappuccino assieme ai panzerotti. Ma dopo il primo momento di sbandamento ci abbiamo fatto l’abitudine. Come abbiamo fatto l’abitudine alla folla. Quando abbiamo aperto avevamo 2 collaboratori, più un ragazzo che faceva un po’ di part-time nei giorni più pieni. Oggi abbiamo 12 dipendenti e nel 2018 il nostro obiettivo è quello di aprire la seconda, e più grande, sede di Panzerò: Apulian StrEat food».