Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ecco Eden, il pastificio solidale così 25 ragazzi imparano il mestiere
A Troia iniziativa per integrare giovani disabili
Un pastificio che ha l’obiettivo di sostenere i giovani disabili ad impostare attività economiche e le piccole imprese nelle loro comunità di appartenenza ma sostenere anche i giovani normodotati, svantaggiati, a collaborare alla pari con i loro coetanei disabili per accrescere le opportunità di autoimpiego per entrambi. Sono gli obiettivi del primo pastificio solidale esistente in provincia di Foggia, nato a Troia.
«Eden» il nome dell’attività commerciale sorta grazie all’esperienza maturata da 25 giovani nell’associazione «Meravigliosi doni». Un’associazione nata, per volere di alcune famiglie di giovani disabili, nel novembre del 2004 e immediatamente si è posta come mission l’interesse prioritario di persone disabili e di anziani. E’ nata, soprattutto, sulla spinta dei bisogni inascoltati di persone di diverse fasce di età, e delle loro famiglie. E.D.e.N., da cui il nome del pastificio, è il laboratorio di emancipazione dei disabili e dei normodotati che intende rispondere contemporaneamente all’esigenza di inclusione lavorativa dei giovani disabili e dei giovani normodotati. Come è stato evidenziato nel corso dell’inaugurazione del pastificio, avvenuta tre settimane fa, recenti studi Istat hanno mostrato che il 66% delle persone con disabilità in Italia è fuori dal mercato del lavoro sebbene ci siano a disposizione circa centomila posti di lavoro riservati a questo target. I datori di lavoro preferiscono pagare sanzioni piuttosto che assumere disabili, tutto questo a causa di una diffusa cultura assistenzialista che im- pedisce di fatto l’individuazione del valore e della professionalità di molti giovani diversamente abili. Il dato nazionale è ulteriormente rilevante nel territorio dei Monti Dauni, in cui si viene a contatto con una cultura più problematica.
«Questo - sottolinea Giuseppe Mario Manna dell’associazione Meravigliosi Doni - è il nostro pastificio solidale dove operano ragazzi disabili accanto a ragazzi normodotati che collaboreranno nella sperimentazione del nostro progetto e quindi nella vendita dei nostri prodotti che vanno dalla pasta secca, alla pasta ripiena alla pasta fresca giornaliera».
Venticinque sono stati i ragazzi, disabili e no, che hanno partecipato ad un corso sperimentale al termine del quale hanno imparato il mestiere di operatore della pasta fresca. Hanno imparato tutte le fasi della produzione: dall’impasto alla realizzazione delle varie tipologie di pasta fresca, dai cicatelli alle orecchiette, dai troccoli ai ravioli. Pasta realizzata, come vuole la tradizione foggiana, con le uova e la farina ma anche semola e farina di grano arso. Pasta che quotidianamente viene realizzata dai ragazzi e che viene venduta nel pastificio di Troia.
«Come amministrazione – sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Troia Fausto Aquilino - abbiamo creduto sin dal primo momento a questo progetto e lo abbiamo sposato in pieno perché questa è una attività imprenditoriale importante. E’ una idea, un progetto molto attrattivo in un settore che va molto bene. Speriamo che questa idea sia da traino per altre iniziative di questo genere perché è naturalmente sempre sotto i sentimenti di fratellanza e di solidarietà che una collettività piccola come la nostra potrà continuare a sopravvivere e a stare bene tutti insieme».