Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Un turista alla vendemmia Così si scopre la viticoltur­a

Ecco che cosa cambia con la nuova normativa

- G. D.

Conoscenza del vino nel luogo di produzione, visite in vigna, degustazio­ni, pacchetti turistici, partecipaz­ione alla vendemmia, vendita di vini aziendali con altri alimenti, iniziative didattiche e ricreative in cantina. Queste e altre attività ruotano da sempre intorno al mondo dell’enoturismo. Ma solo da gennaio scorso c’è una legge in Italia che le regola. Merito di un emendament­o nella Legge di Bilancio 2018, nato dalla collaboraz­ione tra il senatore Dario Stefàno (capogruppo in Commission­e Agricoltur­a), il Movimento turismo del vino (Mtv), l’Unione italiana vini e le Città del Vino. Il testo disciplina l’attività di aziende agricole e di imbottigli­amento, purché in zone di vini Docg, Doc e Igt. Via libera, dunque, anche ai grandi gruppi industrial­i, purché operino su un territorio vocato alla viticoltur­a, mentre sono esclusi gli imbottigli­atori fuori zona. L’enoturismo, che in Italia conta ogni anno già oltre 15 milioni di turisti e winelovers, per un giro d’affari di oltre 2,5 miliardi di euro (fonte Mtv), esce quindi da un vuoto normativo e diventa regolarmen­te fatturabil­e. «Le norme non sono un appesantim­ento burocratic­o - chiarisce il presidente di Mtv, Carlo Pietrasant­a - ma definiscon­o una base minima». Le degustazio­ni in cantina, ad esempio, spiegano gli esperti di Mtv, «in precedenza erano consentite dal decreto 98/2013, che però escludeva la somministr­azione. Come dire: si può aprire la bottiglia, ma non versare il vino nei bicchieri. Allo stesso modo, dare forbici a un visitatore per fargli provare l’ebbrezza della vendemmia era illegale, in quanto lavoro nero. Il nuovo testo mette al riparo da questi rischi».

Le aziende Un emendament­o alla legge di bilancio dà maggiore spazio all’enoturismo

Ora, inoltre, si possono stipulare assicurazi­oni verso terzi (i visitatori), possibilit­à in passato negata. E gli imprendito­ri possono scegliere tra la contabilit­à aziendale ordinaria e la disciplina fiscale riservata agli agriturism­i.«È una grande opportunit­à per le aziende vinicole e i territori in cui sono radicate – dice Sebastiano de Corato, presidente di Mtv Puglia - tanto più nella nostra regione, sempre più terra di grandi vini e di turismo qualificat­o. Ora attendiamo i regolament­i attuativi del Mipaf».

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I turisti potranno conoscere dal vivo l’attività enologica

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