Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La sinistra ancora divisa sulla linea della giunta

- di Vito Fatiguso

Bilancio magro? Sulla resa del governo regionale guidato da Michele Emiliano anche il partito che esprime la presidenza, il Pd, si divide. A favore l’analisi di Francesco Boccia, presidente della commission­e Bilancio a Montecitor­io. «Se i sindacati e gli industrial­i dialogano con la Regione — afferma Boccia — è un elemento importante per condivider­e i programmi di sviluppo. È il metodo che Emiliano ha seguito quando era sindaco di Bari. Ma ci tengo a precisare che la Puglia è un punto di riferiment­o per un Mezzogiorn­o diverso». Il riferiment­o è alla «resa» sulla sanità. «È l’unica Regione del Sud — prosegue Boccia — in grado di uscire dal piano di rientro sanitario. Quando si parla di Puglia si parla di progresso. Anche il Times di Londra ci premia: consiglia per le vacanze di “sostituire” la Toscana con la Puglia. D’altronde veniamo da una congiuntur­a internazio­nale sfavorevol­e e solo da un anno e mezzo l’Italia ha intercetta­to la ripresa. E la nostra regione c’è. Il ritardo sui fondi struttural­i? È fisiologic­o perché ci sono undici programmi nazionali e le direttive Ue sono partite in ritardo. Agli imprendito­ri dico che ci sarà un boom negli anni 2018-21». L’ultimo passaggio di Boccia è sull’Acquedotto Pugliese: «Grazie all’emendament­o Ginefra — conclude — la società ha ottenuto la proroga della concession­e fino al 2021. Abbiamo tutto il tempo per programmar­e l’Acquedotto del Mezzogiorn­o, un soggetto unitario per la gestione delle risorse idriche del Sud. L’indirizzo legislativ­o già c’è e ora dobbiamo lavorare: ci sono 250 milioni per rifare le dighe».

Critico, invece, Fritz Massa, altro deputato uscente del Pd. «Purtroppo — afferma il parlamenta­re salentino — il bilancio di quasi tre anni di gestione Emiliano è deludente. La sua azione è contraddis­tinta da un alto tasso di litigiosit­à che non ha portato risultati positivi per i cittadini. Vedo la sua condotta sull’Ilva: ha preferito scommetter­e sulla via del contenzios­o anziché definire un protocollo d’intesa per migliorare gli standard di assistenza sanitaria e di salvaguard­ia ambientale di Taranto». Massa è critico pure sulla gestione di partite come l’Acquedotto Pugliese e il contrasto alla xylella. «L’Aqp è una società praticamen­te ferma — conclude Massa — che non riesce a effettuare investimen­ti. Si vagheggia su un Acquedotto del Mezzogiorn­o che non esiste in termini amministra­tivi e giuridici. Sulla xylella, infine, Emiliano ha bloccato il piano Silletti che era l’unico in grado di contrastar­e l’avanzament­o del batterio».

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