Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il Consiglio non decide sull’inceneritore e scatta lo scaricabarile tra Decaro e opposizione
Le dimissioni Dopo il nulla di fatto in aula, l’opposizione chiede le dimissioni dell’assessore all’ambiente Petruzzelli
Toni sempre più accesi sulla mancata approvazione dell’ordine del giorno contro l’inceneritore di Modugno. Archiviata la seduta del Consiglio comunale, sciolta per mancanza di numero legale, ieri maggioranza e opposizione si sono confrontate a distanza su quanto accaduto lunedì sera.
Dopo cinque ore di discussione su un ordine del giorno presentato dai gruppi di opposizione, e dopo un tentativo di approvare un nuovo documento con alcune integrazioni proposte dal sindaco Antonio Decaro, i gruppi che avevano chiesto la seduta monotematica hanno deciso di abbandonare l’aula facendo mancare il numero legale e accusando il centrosinistra di non avere a cuore la salute dei cittadini. Sono seguite dichiarazioni di fuoco da entrambi gli schieramenti e, ieri mattina, i gruppi di opposizione hanno convocato una conferenza stampa chiedendo la testa dell’assessore comunale all’Ambiente, Pietro Petruzzelli. «Decaro è ciuccio o sta mentendo — dice senza mezzi termini Irma Melini del gruppo misto —. Si sta tentando di nascondere la polvere sotto il tappeto, ma noi ripresenteremo quell’ordine del giorno alla prossima seduta del Consiglio». Sulla richiesta di dimissioni, ha risposto lo stesso Petruzzelli. «Abbandonare l’aula — dice — è stato un gesto irresponsabile perché il testo con le modifiche includeva tutte le posizioni ed era anche più efficace. Si è preferito dare vita a uno show». Molto dure anche le parole del sindaco: «Preferisco guardare al futuro — spiega — e mi auguro che l’impianto non sia finanziato, in modo da poter chiedere la revoca dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale, ndr). Hanno minacciato di presentare un esposto? Bene! Se hanno elementi validi mi offro di accompagnarli io stesso in Procura». Il progetto di impianto di ossido-combustione è stato presentato dalla Newo che vorrebbe realizzarlo nella zona industriale di Modugno. Alla sua costruzione, però, si oppongono cittadini e istituzioni di Modugno e di Bari e anche la Regione Puglia, che ricorda come l’impianto non sia previsto nemmeno nel Piano Regionale dei rifiuti. Unico parere positivo in sede di Aia e Via quello rilasciato da un dirigente comunale, per il quale le opposizioni chiedono provvedimenti.