Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A Cremona notte da brividi La Pink accusa Giancaspro
La squadra femminile attacca sul caso U12 «Lese nella dignità» Azionariato, adesione al London Exchange
La questione stadio, uno sguardo al futuro, il campionato che genera sorrisi ma pure qualche amarezza. Sono ore caldissime per il Bari di Giancaspro che, in attesa di entrare nel vivo dell’affare San Nicola, è in procinto di aderire alla London Football Exchange. Si tratta di una borsa valori per il calcio, in cui le transazioni avvengono in criptovalute. Attraverso questa moneta virtuale i tifosi possono acquistare quote societarie, biglietti, gadget. Se l’accordo, come ormai sembra, dovesse essere confermato, il Bari sarebbe la prima società di calcio europea a compiere un passo simile.
Ma se oltre confine il Bari batte strade inconsuete, in casa deve fronteggiare polemiche e situazioni più scomode. È di ieri per esempio il duro comunicato di Alessandra Signorile, presidente della Pink Bari, società di calcio femminile, relativo alla decisione del tribunale federale di inibire Giancaspro per 10 giorni, con 10 mila euro di multa. Una sanzione figlia del mancato adempimento del Bari agli impegni assunti con la Figc, improntati alla valorizzazione del calcio femminile. «Condizioni – afferma la Signorile – che non si sono mai realizzate nei fatti, non certo per responsabilità riconducibili alla Pink Bari». Secondo la presidente della Pink, il Bari avrebbe potuto ottemperare all’impegno con il tesseramento di 20 ulteriori atlete under 12, l’acquisizione del titolo o la sottoscrizione di un accordo di licenza per l’utilizzo della denominazione, del marchio e dei segni distintivi, con assicurazione da parte della società maschile di farsi carico degli oneri di gestione. «Al termine della stagione sportiva scorsa – prosegue però la Signorile – l’Fc Bari 1908 ha reso manifesta l’inequivocabile volontà di non acquisire il titolo sportivo della Pink Bari, proponendo un accordo di licenza in cui gli oneri di gestione fossero unicamente riconducibili alla fornitura di materiale sportivo. Una proposta priva di principi economici e progettuali, soprattutto lesiva della dignità umana e sportiva di una società come la Pink, che senza mai chiedere l’elemosina a chicchessia, ha portato avanti, in oltre un de- cennio, un lavoro capillare sul campo e in ambiti sociali». La conclusione è tranciante. «Non accettiamo – recita la nota – critiche e illazioni di chi prova a buttarci fango addosso, accusandoci di avere immotivatamente non sottoscritto un accordo e che evidentemente pensava di utilizzare, con il minimo sforzo e senza quella vena imprenditoriale troppo spesso sbandierata a caso sugli organi di stampa, quale mero adempimento burocratico per eludere un obbligo normativo ed evitare una sanzione così come previsto dalla Figc».
Una polemica in piena regola tra calcio in rosa e football maschile, alla vigilia di una partita assai importante per la stagione dei biancorossi. Stasera il Bari sarà ospite della Cremonese, in un vero e proprio scontro diretto in ottica playoff. «Mi aspetto lo stesso coraggio, la stessa determinazione, la stessa spensieratezza vista con il Frosinone – afferma Grosso –. Hanno dimostrato continuità, hanno perso pochissimo, in casa si sono sempre fatti rispettare. Voglio una grandissima prova dai ragazzi. Vincerà chi sarà più affamato». Unico indisponibile Cissé, oltre a Salzano. Non convocati Morleo e Cassani, squalificato Basha. Dovrebbe essere confermato, centrocampista albanese a parte, il Bari di una settimana fa, con Anderson a destra del tridente offensivo, e Henderson mezz’ala.