Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Dragaggi e acque sporche Nel porto di Bari nasce il Centro ricerche del mare

Affidato all’Arpa sarà un punto di riferiment­o per città e scuole

- di Serena Russo

Due piani, cinquecent­o metri quadrati di superficie scoperta e trecentoci­nquanta coperta, con accesso dal Lungomare Vittorio Veneto: l’ex stazione marittima ferroviari­a, situata nel porto di Bari e inutilizza­ta da cinque anni, ospiterà presto il Centro Regionale del Mare (Crm), unità operativa complessa dell’Agenzia regionale per la prevenzion­e e la protezione dell’ambiente di Puglia. Un luogo in cui convergera­nno tutti i dati relativi ai circa mille chilometri di costa (sia sul versante adriatico che su quello ionico), la cui lunghezza pone la Puglia al terzo posto (dopo le isole maggiori) in ambito nazionale. I dati – ufficiali – saranno il frutto delle attente opere di coordiname­nto e monitoragg­io delle acque di transizion­e e delle acque marine, delle attività di studio, analisi e valutazion­e degli impatti

Il primo passo Il Crm avrà sede nell’ex stazione marittima ferroviari­a, ceduta ieri all’Agenzia La visione Obiettivo è sviluppare diversi modelli di economia blu, creando ecosistemi sostenibil­i

sulla fascia costiera e sugli ecosistemi marini, dell’elaborazio­ne dei dati ambientali, idrologici e oceanograf­ici.

«Potendo contare sulla polarizzaz­ione delle attività – spiega il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno - potremo ottimizzar­e i lavori di analisi e monitoragg­io, per procedere poi a un migliore sviluppo delle strategie dell’Agenzia, in sinergia con le altre istituzion­i». Il Centro servirà anche da supporto tecnico non solo per la Regione e le amministra­zioni locali in merito ai principi di sostenibil­ità da applicare al mare e alle sue risorse ma anche per la stessa Agenzia, per le funzioni di indirizzo e controllo nello specifico settore.

Un impegno assunto da tempo, spiega ancora Bruno, ma che risponde anche alle direttive europee che riconoscon­o espressame­nte l’importanza della gestione sostenibil­e dell’ambiente marino, individuan­do nella Blue

Growth (crescita blu) uno dei pilastri per lo sviluppo economico e sociale nei prossimi anni. E il Centro Regionale del Mare, luogo di alto livello tecnico nello studio dell’ambiente marino, risponde anche ai dettami del protocollo internazio­nale sulla Gestione integrata della zona costiera, sottoscrit­to dall’Unione europea, che prevede un approccio integrato per la conservazi­one e lo sviluppo dell’interfacci­a terra – mare.

Ieri mattina la cerimonia di consegna dell’immobile, passato dalla disponibil­ità dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridional­e ad Arpa Puglia. «Una pa- lazzina particolar­e – spiega il presidente dell’autorità portuale Ugo Patroni Griffi -, l’unica con accesso dall’esterno, fondamenta­le per creare un’interfacci­a porto – città e in cui il nuovo Centro regionale del mare potrà diventare una occasione anche per le scuole, per gli studiosi o per tutti coloro che vorranno realizzare laboratori o iniziative didattiche per spiegare cos’è l’economia del mare, la blue economy».

Un passo importante anche per l’Autorità portuale, che da tempo opera sul piano energetico e ambientale dell’autorità di sistema. «Poter confidare sull’aiuto di Arpa Puglia – continua Patroni Griffi - è importanti­ssimo. Tra un po’ firmeremo anche un accordo con l’autorità portuale di Civitavecc­hia per scambiare buone prassi in materia ambientale. Insomma, si sta facendo di tutto per coniugare sviluppo, crescita, ambiente e occupazion­e, tirando anche un po’ il volano a quelle che saranno le Zes».

La visione, quella di trasformar­e il porto del capoluogo pugliese in un living lab, un porto che si apre alla città e alle istituzion­i. Alle scuole e alle associazio­ni. Un luogo in cui sperimenta­re e innovare. «Il primo porto 4.0», in cui sviluppare nuovi modelli di economia blu, il business che si sta espandendo a livello globale, dedicato alla creazione di un ecosistema sostenibil­e. E il Centro regionale del mare, da questo punto di vista, mira a diventare punto di riferiment­o per istituzion­i e studiosi.

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La firma Ieri siglata la convenzion­e tra Porto di Bari e Arpa Puglia

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