Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Marocchino rimpatriato Diceva di progettare un attentato a Brindisi
Rimpatriato marocchino di 25 anni. Diceva agli amici: appartengo all’Isis
Avrebbe confidato di appartenere all’Isis e di aver progettato un attentato terroristico nella città di Brindisi. Attentato mai messo a segno, evidentemente. Di sicuro, ha molestato delle donne e aggredito rappresentanti delle forze dell’ordine. Per lui, un marocchino di 25 anni, è quindi scattato il provvedimento di espulsione dall’Italia «per motivi di sicurezza dello Stato».
La notizia è stata diffusa dal Viminale. Il ragazzo è stato denunciato all’autorità giudiziaria perché in diverse occasioni ha molestato sessualmente il personale femminile che lavorava all’interno del centro in cui era ospitato. In seguito, è stato arrestato per aver aggredito violentemente alcuni militari dell’Arma dei carabinieri che cercavano di identificarlo.
Ai suoi atteggiamenti violenti si sono poi aggiunti elementi molto più inquietanti. In seguito ad alcuni accertamenti è emerso che, mentre era detenuto, avrebbe confidato ai compagni di cella e di carcere di essere un esponente dell’Isis e di voler compiere un attentato dinamitardo nella città di Brindisi. A rivelarlo agli investigatori sono stati proprio i detenuti che hanno raccolto le sue confidenze. A quel punto, la sua permanenza in Italia rischiava di diventare un serio pericolo per la sicurezza nazionale. Per queste ragioni, il ministero dell’Interno ha deciso di rimpatriarlo, con accompagnamento nel proprio Paese. L’uomo è stato imbarcato su un volo decollato dalla frontiera aerea di Milano Malpensa con direzione Casablanca. Non si conoscono ulteriori dettagli sull’attentato che il marocchino avrebbe voluto mettere a segno.
Il Viminale fa sapere che, dal primo gennaio 2015 ad oggi, «sono 254 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese». Il provvedimento per il marocchino è
Arresto Era già stato ritenuto colpevole di violenze e molestie
stato il diciassettesimo dell’anno in corso.
Sull’espulsione è intervenuta la deputata Elvira Savino, capolista di Forza Italia nella circoscrizione Puglia 2 alla Camera. «Molti, troppi, fra gli immigrati espulsi dall’Italia per motivi di terrorismo sono transitati per la Puglia — afferma Savino —. La nostra regione è diventata un colabrodo. La questione immigrazione, a cui si lega anche il tema della sicurezza, è urgentissima ed è centrale nel nostro programma di governo». E ha poi aggiunto: «Grazie all’eccellente lavoro degli investigatori e delle forze dell’ordine si è evitato un attentato, ma è evidente che il governo ha clamorosamente sottovalutato, e per tanto tempo addirittura negato, il pericolo terroristico collegato ai flussi migratori di clandestini che arrivano nel nostro Paese».