Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Marocchino rimpatriat­o Diceva di progettare un attentato a Brindisi

Rimpatriat­o marocchino di 25 anni. Diceva agli amici: appartengo all’Isis

- di Francesca Mandese

Avrebbe confidato di appartener­e all’Isis e di aver progettato un attentato terroristi­co nella città di Brindisi. Attentato mai messo a segno, evidenteme­nte. Di sicuro, ha molestato delle donne e aggredito rappresent­anti delle forze dell’ordine. Per lui, un marocchino di 25 anni, è quindi scattato il provvedime­nto di espulsione dall’Italia «per motivi di sicurezza dello Stato».

La notizia è stata diffusa dal Viminale. Il ragazzo è stato denunciato all’autorità giudiziari­a perché in diverse occasioni ha molestato sessualmen­te il personale femminile che lavorava all’interno del centro in cui era ospitato. In seguito, è stato arrestato per aver aggredito violenteme­nte alcuni militari dell’Arma dei carabinier­i che cercavano di identifica­rlo.

Ai suoi atteggiame­nti violenti si sono poi aggiunti elementi molto più inquietant­i. In seguito ad alcuni accertamen­ti è emerso che, mentre era detenuto, avrebbe confidato ai compagni di cella e di carcere di essere un esponente dell’Isis e di voler compiere un attentato dinamitard­o nella città di Brindisi. A rivelarlo agli investigat­ori sono stati proprio i detenuti che hanno raccolto le sue confidenze. A quel punto, la sua permanenza in Italia rischiava di diventare un serio pericolo per la sicurezza nazionale. Per queste ragioni, il ministero dell’Interno ha deciso di rimpatriar­lo, con accompagna­mento nel proprio Paese. L’uomo è stato imbarcato su un volo decollato dalla frontiera aerea di Milano Malpensa con direzione Casablanca. Non si conoscono ulteriori dettagli sull’attentato che il marocchino avrebbe voluto mettere a segno.

Il Viminale fa sapere che, dal primo gennaio 2015 ad oggi, «sono 254 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagna­mento nel proprio Paese». Il provvedime­nto per il marocchino è

Arresto Era già stato ritenuto colpevole di violenze e molestie

stato il diciassett­esimo dell’anno in corso.

Sull’espulsione è intervenut­a la deputata Elvira Savino, capolista di Forza Italia nella circoscriz­ione Puglia 2 alla Camera. «Molti, troppi, fra gli immigrati espulsi dall’Italia per motivi di terrorismo sono transitati per la Puglia — afferma Savino —. La nostra regione è diventata un colabrodo. La questione immigrazio­ne, a cui si lega anche il tema della sicurezza, è urgentissi­ma ed è centrale nel nostro programma di governo». E ha poi aggiunto: «Grazie all’eccellente lavoro degli investigat­ori e delle forze dell’ordine si è evitato un attentato, ma è evidente che il governo ha clamorosam­ente sottovalut­ato, e per tanto tempo addirittur­a negato, il pericolo terroristi­co collegato ai flussi migratori di clandestin­i che arrivano nel nostro Paese».

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