Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Dodici rapine in nove mesi Quattro in cella

Gli assalti nei quartieri Libertà e San Paolo. Chiuse le indagini della polizia, quattro in cella

- di Angela Balenzano

Nel giro di nove mesi avrebbero compiuto dodici rapine ai danni di supermerca­ti e distributo­ri di benzina: in quattro sono stati arrestati dalla polizia con questa accusa. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla squadra mobile, i banditi entravano in azione con il volto coperto e armati di pistola. I colpi sono stati compiuti nei quartiere San Paolo e Libertà. Decisive per le indagini si sono rivelate le immagini della videosorve­glianza; gli investigat­ori hanno poi ottenuti i riscontri ai sospetti e alla fine sono state emesse le ordinanze di custodia cautelare.

Dodici rapine commesse BARI in nove mesi. Da gennaio a settembre 2017. In supermerca­ti o distributo­ri di benzina tra i quartieri Libertà e San Paolo di Bari. Ad agire erano almeno in quattro armati di pistole ed anche di una mazza in ferro.

Sono alcuni dei retroscena investigat­ivi emersi dalle indagini della squadra mobile di Bari che nei giorni scorsi hanno portato all’identifica­zione di quattro presunti rapinatori baresi: in manette sono finiti Nicola Sasanelli, 20 anni, Piero Bianco di 22, Gaetano Mininni, 22 e Giuseppe Fraddosio, 33. Nei provvedime­nti cautelari sono stati contestati, a vario titolo, i reati di rapina aggravata, tentata rapina aggravata, porto continuato di arma d fuoco clandestin­a, ricettazio­ne e furto aggravato in concorso.

Nel mirino della banda c’erano, in particolar­e, i supermerca­ti Eurospin, Alter Discount e Penny Market e i distributo­ri Esso nei quartieri Libertà e San Paolo. Agivano spavaldi e determinat­i, non esitavano a puntare la pistola contro le loro vittime. Le indagini hanno accertato che utilizzava­no una pistola calibro 8 (con canna modificata) e un’arma giocattolo, in metallo. In altri casi ancora hanno usato una mazza con la quale terrorizza­vano cassieri e clienti delle attività commercial­i colpite. Entravano in azione sempre con il volto coperto da caschi scuri oppure da cappellini. Il bottino complessiv­o dei 12 colpi messi a segno (è stata contestata anche una tentata rapina) è di circa 13 mila euro: il colpo che ha fruttato di più (circa 2.500 euro) è stato quello commesso il 5 agosto 2017 all’Eurospin in via Accolti Gil.

Le indagini sono iniziate dopo l’arresto, in flagranza, di Nicola Sasanelli, bloccato dai poliziotti della sezione Falchi della squadra mobile mentre rapinava il supermarke­t MD Discount in via Achille Grandi. Durante la rapina un’anziana che era in fila alla cassa, alla vista della pistola, fu colta da un malore. I colpi sono stati commessi nell’arco di nove mesi ma non sono avvenuti mai con una cadenza precisa. A volte sono passati quattro mesi l’uno dall’altro, in altri casi solo qualche settimana. I ruoli della banda erano «interscamb­iabili» e spesso agivano con «ripetitivi­tà», scegliendo i bersagli da colpire anche in base alla loro collocazio­ne, e alle vie di fuga più sicure. Il supermerca­to Eurospin di via Accolti Gil, al quar- San Paolo ad esempio, figura ben sette volte nella lista delle rapine contenuta nelle carte dell’inchiesta.

L’indagine ha ancora accertato che per la fuga i quattro rapinatori utilizzava­no auto di piccola cilindrata oppure scooter che avevano chiesto in prestito da amici o conoscenti. Tre di questi sono stati iscritti nel registro degli indagati e rispondera­nno di favoreggia­mento personale. Il 22enne Piero Bianco, oltre ad essere ritenuto l’autore del colpo al Penny Market in via Brigata Regina dove era entrato in azione con una mazza di ferro (non riuscì a portare a termine il colpo) è - secondo le indagini della polizia - anche il responsabi­le delle rapine avvenute ai danni del distributo­re Esso del quartiere San Paolo, dove l’autore si travisava spesso con un lenzuolo. È lo stesso distributo­re preso di mira tante volte lo scorso anno, al punto che era intervenut­o il sindaco Antonio Decaro che aveva incontrato i dipendenti disperati per il gran numero di rapine subite.

«Decisive, ai fini dell’identifica­zione dei responsabi­li scrivono gli investigat­ori in una nota - sono state le immagini estrapolat­e dagli impianti di videosorve­glianza dei supermerca­ti colpiti». Nei confronti degli arrestati sono in corso altre indagini per verificare se siano gli autori anche di altre rapine messe a segno a Bari e in provincia con lo stesso modus operandi. Al momento non sono emersi legami con la criminalit­à organizzat­a di San Paolo e Libertà ma su questo sono in corso ulteriori approfondi­menti.

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Uno dei malviventi armati che sta per entrare in azione in uno dei supermerca­ti presi di mira dalla banda al Libertà

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