Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Giardinieri o imbianchini Così si pagano i tributi locali
Manutenzione e pulizia di aree verdi, parchi BARI pubblici e aiuole, sfalcio e pulizia dei cigli delle strade comunali e dei sentieri, pulizia di strade, piazze, mercati, marciapiedi e altre pertinenze stradali di proprietà o competenza comunale, pulizia dei locali di proprietà comunale, lavori di piccola manutenzione degli edifici comunali, manutenzione delle aree giochi per bambini e dell’arredo urbano. Chi avesse un debito con l’amministrazione comunale può scegliere di dedicarsi a una di queste attività di pubblica utilità per estinguerlo in tutto o in parte. La giunta comunale di Bari ha approvato ieri il nuovo regolamento sul baratto amministrativo che amplia la platea di possibili partecipanti e anche le aree di intervento.
Per il momento, si possono pagare «in natura» imposte come l’Imu, quella sulla pubblicità e la tassa sulle occupazioni di spazi pubblici e perfino la tassa sui rifiuti, ma non è escluso che in futuro possano essere aggiunti all’elenco altri tributi e tasse. Al momento, è possibile pagare con il proprio lavoro anche alcuni servizi pubblici quali il trasporto scolastico e la quota per gli asili nido impegnandosi a realizzare interventi di manutenzione delle palestre e degli edifici scolastici. Lo stesso dicasi per le lampade votive, che si potranno pagare con intiere terventi di manutenzione e pulizia dei cimiteri urbani. Le modifiche al regolamento, che era ancora in fase sperimentale, sono state apportate anche sulla base dei suggerimenti arrivati dagli stessi cittadini. Tra le modifiche c’è anche l’abbassamento da 300 a 80 euro della cifra minima di debito con l’amministrazione comunale. La possibilità di accedere al baratto amministrativo è concessa ai singoli cittadini o a gruppi associati. Gli interventi avranno carattere occasionale e non continuativo.