Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Regione, accordo per procedere a nuove assunzioni
Saranno reclutati tutti i vincitori e 58 idonei del concorso Ripam. Via libera alle stabilizzazioni
La Regione torna ad assumere. BARI Anzi, per meglio dire, allarga il programma di reclutamento che si era dato. Nella riunione della giunta regionale di ieri, l’assessore al personale Antonio Nunziante ha illustrato il «programma assunzionale» 2018-2020, dopo averne concordato le linee essenziali con i sindacati.
Il piano prevede, in primo luogo, l’entrata nei ruoli regionali degli ultimi 5 vincitori del concorso Ripam per funzionari, bandito e concluso dalla giunta Vendola: si tratta dell’ultimo contingente dopo i 182 già assunti. Potranno essere reclutati anche 58 «idonei» di quel medesimo concorso. Inoltre si definisce l’annosa questione dei lavoratori precari. Tutti i 285 che da vari anni lavorano a tempo pieno (con ripetuti contratti a tempo determinato) potranno entrare nei ranghi regionali. «Verranno stabilizzati - dice Nunziante - anche grazie all’impulso della legge Madia. In questo modo non ci saranno più lavoratori precari in Regione». Anche se, va detto, in servizio ci sono varie decine di lavoratori co.co.co. (collaborazione continuativa). Questi non sono precari da stabilizzare, tuttavia la Regione ha stabilito di bandire un nuovo concorso (da farsi nel 2019) per 30 funzionari e la metà sarà riservata a tali co.co.co.
Ancora, a proposito di assunzioni: saranno reclutati 25 lavoratori diversamente abili (dopo un esame, ma prelevati dalle liste pubbliche dei Centri per l’impiego). Inoltre, si assumeranno 9 dirigenti facendo scorrere la graduatoria dell’ultimo concorso espletato in Regione. Tutte le immissioni in ruolo - va chiarito - saranno eseguite dopo il primo aprile. Dopo, cioè, che la Corte dei conti avrà «parificato» il bilancio della Regione (una sorta di visto sui conti). «Come si vede - dice Biagio D’Alberto, della Cgil - stiamo trovando le forme e i modi per valorizzare l’impegno e il sacrificio dei lavoratori che per troppi anni hanno subito mortificazioni professionali». Qui il pensiero della Cgil è rivolto ai precari, ma oggi è festa per tutti.