Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
IL CREPUSCOLO DELL’ELITE ROSSA
Cos’è successo a Bari, in Puglia? Le elezioni fotografano lo spostamento lungo e sostanzioso dell’elettorato da un centro politico, il cosiddetto centrosinistra, ad altri due. Nello stesso tempo, i più giovani non hanno votato il centrosinistra ma hanno preferito le campagne elettorali più fisiche e/o più attive sul web. I flussi elettorali hanno rivelato come, chiunque si sia raccordato al Pd (Bonino&co.) o abbia chiamato da fuori il Pd a modificare le sue politiche (LeU a trazione MdP), non ha conseguito i risultati sperati. Evidentemente quello zoccolo duro di elettori fedeli del centrosinistra s’è smarrito per sempre. E a nulla sono valsi gli appelli dei padri nobili dell’Ulivo, D’Alema da una parte e Prodi dall’altra. Come privi di carisma sono apparsi i candidati locali e i giovani capi delle medesime liste. Una parte dell’elettorato non militante delle forze che hanno governato la Puglia si è risistemata comodamente nei 5 Stelle. Un’altra parte, molto più risicata, ha scelto di non esprimere preferenza alcuna o di votare Potere al Popolo. È successo che il centrosinistra e le sinistre che hanno collaborato con il Pd hanno deluso nel tempo, riducendosi a macchine elettorali auto rappresentative, un po’ grottesche nel loro chiuso elitarismo. Questo ha portato gli elettori dalla delusione allo spostamento silenzioso, a causa della inesistenza di vere sezioni di partito a sinistra. Uno spostamento orientato dal Movimento 5 Stelle in cinque anni di governi altrui. In definitiva, gli elettori pugliesi sono cambiati e con essi la società. Non è cambiato il ceto politico del centrosinistra, che si è ridotto per sopraggiunti limiti di età ed ha mostrato, perfino nei candidati più promettenti, di essere orfano di prospettive che non fossero appiattite sul mito del governo e della governabilità. Di conseguenza, i richiami locali all’unità con il Pd non consentiranno neanche al Pd il recupero dei voti andati per tre motivi: l’esodo viene da lontano, già alle scorse regionali i 5 Stelle erano il primo partito barese; le operazioni di vertice senza più una base popolare sono meri balbettii; c’è un oggettivo bisogno di intercettare l’opposizione già presente nella società. Una nuova coalizione di centrosinistra giungerebbe oggi dietro i Cinque Stelle e dietro un centrodestra che vuole riprendersi le sue piazze storiche come Bari. C’è, evidentemente, necessità di altro. A sinistra più che altrove.