Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il Pulo dimenticato tra le proteste dei turisti
Èuno dei siti naturalistici e archeologici più importanti del Barese, ma non è visitabile da quattro anni e mezzo. Il Pulo di Molfetta – di proprietà della Città metropolitana di Bari è una dolina di origine carsica, rilevante sia per la presenza di insediamenti umani nel periodo neolitico sia per la costruzione di una nitriera borbonica che produceva polvere da sparo, esempio unico di archeologia industriale. La visita del Pulo rimane una chimera per turisti e visitatori: il cancello chiuso con un grande lucchetto, l’incuria generale in cui versa la zona, le erbacce e i cumuli di immondizia a pochi metri dall’ingresso non lasciano dubbi sullo suo stato di abbandono.
Storie di ordinaria burocrazia. Nel 2009 la Provincia di Bari, presieduta da Vincenzo Divella, stanzia 200 mila euro per la riapertura, affidando la gestione delle visite al consorzio “Polje”, costituito da sei associazioni: Archeoclub, Wwf, Legambiente, Pro Loco, Ictus e Terre. Ma andando indietro nel tempo, si ricorda un’altra lunghissima chiusura, dovuta all’onda lunga dei danni del terremoto in Irpinia del 1980. In quella occasione la Provincia di Bari rimise in sicurezza il sito addirittura diciassette anni dopo il sisma. Tornando alla gestione da parte del consorzio “Polje”, il bilancio degli anni 2009-2013 è estremamente positivo: le associazioni si distinguono per la bontà dei servizi e delle visite guidate, ma soprattutto per l’organizzazione di eventi in notturna, spettacoli teatrali e concerti itineranti nelle varie zone del sito naturalistico, nel pieno rispetto ambientale. Una volta scaduto il bando di affidamento della Provincia, con la nascita della Città metropolitana iniziano i problemi burocratici per tenere in vita la struttura. Vengono così interrotte le visite guidate e i vandali iniziano la loro opera di inciviltà: i ladri si portano via anche i cavi di rame, il cancello di ferro e l’impianto di illuminazione.
Nel novembre del 2016 Antonio Decaro, sindaco della Città metropolitana di Bari, con un tweet ne annuncia l’imminente riapertura. Social network a parte, effettivamente l’amministrazione metropolitana approva un finanziamento di 200 mila euro per ripristinare impianti e percor- si del Pulo, all’interno del “Patto per lo sviluppo della città metropolitana di Bari”, ma i lavori non sono mai partiti. Il Comune di Molfetta, in questi anni, ha pressato più volte l’ex ente provinciale per porre fine allo stallo. «Abbiamo in essere – spiega Tommaso Minervini, sindaco di Molfetta – uno schema di protocollo d’intesa che prevede la concessione del Pulo al Comune per vent’anni. Ma manca l’atto deliberativo da parte della Città metropolitana. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, mettendo a bilancio ben 800mila euro di investimenti per la dolina, restiamo in attesa». Per Decaro, invece, la questione è quasi risolta: «Abbiamo avuto dei problemi legati alla convenzione, ma proprio stamattina (ieri per chi legge, ndr), il segretario generale ha inviato al Comune di Molfetta una nota che preannuncia la firma del protocollo d’intesa». Successivamente l’iter burocratico proseguirà con i bandi per l’affidamento dei lavori e per la gestione delle visite. Ma, nel frattempo, i cancelli continueranno a restare mestamente chiusi.