Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Se le maestre si trasformano in gendarmi
La questione dei vaccini è sempre assai delicata, suscita ancora forti polemiche. Sembra che la legge, approvata definitivamente a luglio dello scorso anno, stia dando buoni risultati se per l’esavalente il numero dei vaccinati ha superato il 95 per cento.
Una soglia critica che permette di conseguire l’immunità di gregge, ossia la copertura che assicura che la malattia non si diffonda e protegga anche coloro che non possono vaccinarsi. Pure per il morbillo il trend è decisamente in aumento, anche se c’è ancora del lavoro da fare. Le norme riguardano la fascia di età fino a 16 anni. Dopo il 10 marzo, nel caso di inadempienze, scatta l’allontanamento dei bambini dagli asili nido e dalle scuole materne e multe per i genitori dei ragazzi che frequentano le scuole dell’obbligo.
Sono diversi i casi di bambini allontanati dalle scuole. La situazione, sia pur a macchia di leopardo, riguarda molte regioni del Nord come del Sud, Puglia inclusa. Qualcosa, quindi, non ha funzionato. Molti gli aspetti che avrebbero potuto giocare un ruolo. Il peso maggiore potrebbe averlo avuto la comunicazione. Non basta fare le leggi, occorre anche spiegarle, farle conoscere con strumenti idonei, accertandosi che il messaggio sia stato capito fino in fondo. Magari sarebbe stato utile servirsi direttamente delle scuole, non tanto per gravarle di ulteriori incombenze, quanto per raggiungere direttamente i genitori, i diretti interessati. Oggi invece le scuole sono costrette a svolgere un ruolo più da gendarme che, per una istituzione pedagogica, non è il massimo.
C’è poi il problema più serio e drammatico dell’informazione scientifica. Nonostante la scienza abbia prodotto condizioni sociali migliori in molti campi, fa fatica ad entrare nel bagaglio culturale dell’italiano medio. Non si tratta di sapere qualcosa in più, ma di avere strumenti per affrontare in maniera consapevole temi delicati come quelli relativi alla salute, all’uso corretto dei farmaci, ai vaccini, all’ambiente, all’alimentazione superando i pregiudizi su cui spesso fanno leva proprio le fake news. Proprio sui vaccini si è consumato uno scontro duro tra favorevoli e contrari, sulla base di notizie giammai provate. E la politica ci ha messo del suo alimentando una valanga di polemiche. Quello che oggi accade è forse ancora lo strascico di quelle polemiche, ma scaricarne gli effetti sui più piccoli pone un problema etico. Su questo bisognerebbe forse pensare, visto che il trend vaccinale è incoraggiante.