Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Se olio e biocibo attraggono i turisti

Masserie pugliesi prese d’assalto, offerta cresciuta del 10,9%

- Di Pasquale Caputi

Inumeri non mentono mai. Possono contraddir­e o dare conferme. O ancora, come nel caso dell’enogastron­omia pugliese, riescono a raccontare tendenze che stanno diventando un cavallo di battaglia della nostra regione. Secondo i dati Istat 2016 la Puglia è cresciuta sotto il profilo dell’offerta turistica extra alberghier­a del 10,9% rispetto all’anno precedente. Un incremento più che doppio rispetto al più 4,2% italiano. L’offerta turistica extra alberghier­a, per intenderci, è quella che riguarda tutte le strutture che vanno oltre il concetto del classico hotel. Il turismo delle masserie e degli agriturism­o, per esempio. E allora non può essere un caso la crescita esponenzia­le di turisti rapiti dal cibo di Puglia. Merito, per esempio, dei 233 prodotti riconosciu­ti tradiziona­li dal ministero delle Politiche agricole e forestali, di cui nove sono i prodotti Dop e 29 i vini Doc. E così non stupisce che i cinque oli extravergi­ni, il pane di Altamura, il canestrato pugliese, la mozzarella di bufala e o l’oliva bella di Cerignola siano oggetto di gustoso interesse da parte dei turisti di ogni zona. Non stupisce neanche che lo siano le vaste tipologie di cibo biologico, visto che la Puglia è tra le prime tre regioni italiane per la produzione di cibo biologico, con 4803 produttori, e prima per numero di trasformat­ori ( 1796). E non deve stupire nemmeno che a colpire siano le 632 varietà vegetali a rischio estinzione perché anche le meraviglie naturalist­iche contribuis­cono a conferire lo status di eccellenza agroalimen­tare alla nostra terra. «La Puglia può contare–afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – su 245 mila ettari di aree naturali protette, di cui il 75,8% rappresent­ato da parchi nazionali del Gargano e dell’Alta Murgia e l’8,3% da aree naturali e riserve naturali marine». Le province che presentano la più alta percentual­e di territorio soggetta a protezione sono quella di Foggia (51,5%) e Bari (27,7%). In questi luoghi protetti la varietà vegetale comprende 2.500 specie. «Va rispettato – con- clude Cantele – il modello di agricoltur­a costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale perché il territorio è lo strumento per offrire bellezze, bontà e genuinità». Ecco che allora la Puglia diventa emblema di un turismo speciale e coerente con una visione della vita incentrata sulla qualità dei momenti e delle esperienze. Lo pensa quasi uno straniero su quattro, che visita l’Italia anche per la buona cucina. E lo sa anche un turista italiano su tre.

Tutto questo influisce sulla tanto agognata de stagiona lizza zio ne. Grazie anche all’agriturism­o, infatti, la Puglia è riuscita ad attirare persone in ogni momento dell’anno. Il cibo e il paesaggio curato hanno fatto la differenza, così come le attività ricreative in azienda, i corsi di cucina, le masserie didattiche .« Le nostre masserie storiche–aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – sono predilette da gruppi familiari con bambini sotto i dieci anni, offrono ospitalità agli animali, rifiutati in molti alberghi. Il periodo di permanenza negli agriturism­i si è allungato dai 2/ 3 giorni del 2016 anche fino a 7 e 8 giorni». Il motivo? Semplice: bellezza del territorio, eventi, buon cibo.

 ??  ??
 ??  ?? Numero uno Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia
Numero uno Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia
 ??  ?? Specialità
Il canestrato In alto pane e olio, il cibo dei contadini
Specialità Il canestrato In alto pane e olio, il cibo dei contadini

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy