Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Procedure più snelle per hotel e campeggi
Cambiano le norme per la classificazione delle strutture turistiche. Il Consiglio regionale ha approvato la legge che semplifica le procedure. Le aziende che svolgono attività turistiche, d’ora in avanti, non dovranno più rivolgersi alle Province (che hanno perso la competenza in materia). Per ottenere le classificazioni, hotel e campeggi dovranno rivolgersi ai rispettivi Comuni. Gli uffici comunali avranno poi la facoltà di eseguire sopralluoghi per verificare le dichiarazioni rese dalle aziende. Allo stesso modo, le agenzie di viaggio si rivolgeranno ai rispettivi sindaci per ottenere «i titoli abilitativi» (le autorizzazioni). La legge è passata con 29 voti favorevoli e 10 astensioni: tra queste quella del pd Sergio Blasi. Un altro democrat, Fabiano Amati, è uscito dall’Aula al momento del voto. Entrambi erano contrariati dalle norme predisposte dall’assessora al turismo Loredana Capone, in materia di estensione della capacità ricettiva dei campeggi. «Un’estensione dice Capone - che non significherà aumento delle volumetrie, per non alterare l’ambiente circostante, ma solo della capacità ricettiva delle piazzole di sosta». L’incremento è stato fissato nella misura del 40%; Enzo Colonna (Noi a sinistra) proponeva il 25%. Amati ha obiettato che la Puglia dovrebbe puntare sul turismo di qualità piuttosto che aumentare la ricettività dei campeggi. Ragionamento analogo da parte di Nino Marmo (FI): «Va bene incentivare le strutture che captano un turismo ‘economico’ - dice il forzista - ma chiediamo un impegno a trovare strumenti perché in Puglia possano approdare grandi strutture ricettive». «Abbiamo votato a favore dice il fittiano Ignazio Zullo - perché il turismo può essere volano di sviluppo. Constatiamo tuttavia che se avessimo lasciato l’Aula, sarebbe caduto il numero legale, per colpa di una maggioranza in crisi». Ultima annotazione: il dipendente regionale Pino Tulipani è stato eletto garante per le persone portatrici di disabilità.