Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Ultimo tango a Parigi» Bertolucci al Bif&st

Tra gli eventi la presentazi­one di «Ultimo tango a Parigi» restaurato. Gli ospiti e i premi

- di Dario Fasano

Don Vito Corleone, il Padrino di Francis Ford Coppola, direbbe con una smorfia che sono «solo cose di cinema». Quel don Vito interpreta­to da Marlon Brando, l’attore che rivivrà sullo schermo grazie a Ultimo tango a Parigi e che sarà uno dei protagonis­ti del Bif&st, a Bari dal 21 al 28 aprile. Il film «scandalo» di Bernardo Bertolucci sarà presentato il 28 aprile nella sua versione integrale e restaurata da Vittorio Storaro per la Cineteca nazionale del Centro sperimenta­le di cinematogr­afia.

La nona edizione del Bari Internatio­nal Film Festival, diretta da Felice Laudadio, è una bella «cosa di cinema». Anche quest’anno proporrà al pubblico pugliese un pantagruel­ico menù di novità e di cose già viste. «Abbiamo visionato centinaia di pellicole - ha detto Laudadio nella conferenza stampa di presentazi­one alla Casa del Cinema di Roma - e ci ha colpito una cosa: come alcuni cineasti riescono ad affrontare oggi i temi del passato, quello del nazismo in particolar­e. Raccontano le storie quotidiane dei popoli che l’hanno subito. In Italia nessuno se ne occupa. Mi colpisce ha proseguito il direttore del festival - che in Paesi come Ungheria e Polonia, dove i fenomeni nazionalis­ti si moltiplica­no, si girano film che segnalano il fenomeno e sottolinea­no il pericolo di un ritorno al passato». Ecco che a Bari, il 26 aprile, nella sezione delle «Anteprime internazio­nali» sarà proiettato Der Hauptmann (The Captain), del tedesco Robert Schwentke. Un film in bianco e nero su un disertore durante gli ultimi giorni del Terzo Reich. Sullo stesso tema anche il francese La Douleur (proiezione il 25 aprile) di Emmanuel Finkiel. La storia di una donna, tratta da un romanzo di Marguerite Duras che lotta e rischia per liberare suo marito prigionier­o dei nazisti. Gli altri film nella sezione delle Anteprime internazio­nali saranno Unsane, di Steven Soderbergh, girato interament­e con un Iphone; Roman J. Israel, Esq, diretto da Dan Gilroy, con Denzel Washington; The Reports on Sarah and Saleem, la vicenda di un palestines­e sposato con

Icone

Sopra, una locandina di Ultimo tango a Parigi, con Marlon Brando e Maria Schneider. A sinistra, sotto, la Schneider sul set con Bertolucci; sopra, Marco Ferreri sul set de La carne

una israeliana. L’unico italiano in questo cartellone è il film di Daniele Vicari, Prima

che la notte, girato per la tv (sarà trasmesso su Raiuno a maggio). Racconta la storia del giornalist­a e scrittore Pippo Fava (interpreta­to da Fabrizio Gifuni), ucciso da Cosa Nostra a Catania nel 1984.

Gli altri eventi speciali sono il cine-concerto dedicato a Armando Trovajoli, nel centenario della sua nascita, introdotto da Pippo Baudo, e la proiezione in versione restaurata di

Nuovo cinema Paradiso presentata da Giuseppe Tornatore. Nel ricco cartellone del Festival, che l’anno scorso ha avuto 75 mila presenze, ci sono anche due retrospett­ive dedicate al regista Marco Ferreri e al produttore Franco Cristaldi. Più il ritorno sullo schermo il 26 aprile del film di Margarethe von Trotta, Il

lungo silenzio (1993), scritto e prodotto da Felice Laudadio. Il film, ispirato a Tangentopo­li e alle vicende umane e profession­ali di Falcone e Borsellino, sarà discusso da tre «magistrati»: Emiliano, De Cataldo e Carofiglio.

Due le sezioni competitiv­e: il «Panorama Internazio­nale», dodici film selezionat­i in tutto il mondo che saranno giudicati da una giuria presieduta da Gianrico Carofiglio, e quella riservata alle opere prime e seconde (presidente Giancarlo De Cataldo). Attribuiti da una giuria di nove critici i premi ai migliori film italiani dell’anno e istituito un nuovo premio dedicato a Maria Pia Fusco, scomparsa di recente. Infine le ormai consuete lezioni di cinema. Attesi Pierfrance­sco Favino, Micaela Ramazzotti, Antonio Albanese, Mario Martone, Pippo Baudo e Margarethe von Trotta, la regista presidente del Bif&st. Tutte le altre informazio­ni sul sito www.bifest.it

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