Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Arcelor cede per rilevare Ilva ma cozza contro Lussemburgo
«L’ azienda conferma la propria disponibilità a mantenere invariata la parte fissa di retribuzione derivante dal contratto collettivo nazionale del lavoro dagli scatti di anzianità e dagli elementi fissi della busta paga», ma «permangono nodi da sciogliere per quel che riguarda la struttura variabile della retribuzione dei dipendenti». Lo affermano in una nota congiunta Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto commentando l’incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo Economico con i rappresentanti di Arcelor Mittal (gli investitori)eil vice ministro Teresa Bellanova, nell’ambito del negoziato per la cessione dell’Ilva. Una cessione, però, sulla quale pende un nuovo punto interrogativo. Il governo del Lussemburgo è sceso in campo contro la cessione dell’impianto siderurgico di Dudelange controllato proprio da Arcelor Mittal. Un’operazione che farebbe parte delle dismissioni necessarie per ottenere il via libera della Commissione Ue all’acquisizione del Siderurgico di Taranto. Com’è noto il colosso mondiale dell’acciaio è pronto a cedere una parte non irrilevante dei propri asset europei senza toccare il perimetro delle attività di Ilva. Il pacchetto è stato presentato ieri alla commissaria europea Vestager (foto) e comprende la cessione, oltre che di Dudelange, dell’impianto La Magona di Piombino. Il 23 maggio la decisione dell’Antitrust.