Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Beresford nella Stanza dell’eco Un musicista aperto a tutto
Domani il concerto del pianista inglese che lunedì sarà all’Università di Bari
Steve Beresford è un musicista inglese vicino ai 70 anni (classe 1950) che ha sempre praticato la libertà come prassi musicale. Oggi professore alla Westminster University (Londra), non ha mai smesso di fare musica. Dagli anni Settanta anima la scena dell’improvvisazione radicale in compagnia di altri geniali irregolari come Evan Parker e Derek Bailey (in progetti epocali come la Company e la London Improvisers Orchestra). Ma Beresford non si è neanche precluso il piacere di collaborare con il compositore Gavin Bryars, con la rockstar Ray Davies o con alcuni gruppi molto alternativi d’epoca postpunk (Slits, New Age Steppers, Flying Lizards).
Al pianoforte ha sempre accostato altri strumenti suonati in modo non ortodosso e oggetti sonori di vario genere. Anche nel concerto che terrà domani sera a Bari (ore 19.30, Stanza dell’Eco, in corso Sonnino 6) suonerà «pianoforte e oggetti». Un appuntamento da non perdere con un maestro della serendipity, dell’azzardo e del caso che qualche anno fa fu già al festival di Noci, «ospite» di Vittorino Curci con il quartetto Foxes Fox, insieme a Parker, John Edwards e Louis Moholo. Ora lo ritroviamo nell’accogliente «casa» barese di Pierpaolo Martino, musicista e studioso di culture pop che proprio con Beresford avvia lunedì mattina all’Università di Bari (ore 10.30, salone degli affreschi, Palazzo Ateneo) un nuovo ciclo di lezioni aperte del gruppo di studio da lui diretto insieme al professor Francesco Fiorentino presso il dipartimento Lelia.
La lecture di Beresford s’intitola «In Relationship to Whatever», a indicare l’alto grado di libertà e apertura della musica radicale. Il ciclo poi proseguirà il 24 aprile con lo stesso Martino («The Queen Is Dead. L’Inghilterra degli Smiths e di Derek Jarman») e il 15 maggio con Roberto Ottaviano, in veste di musicista e docente del Conservatorio di Bari («The Dream of British Jazz»), per chiudersi il 22 maggio con Fabrizio Versienti («Café Bleu. Musica, politica e stile negli anni della Thatcher»). Intanto, per tornare al concerto di domani, info e prenotazioni (obbligatorie) al 329.603.01.40.